MILANO – In Sicilia “se ci fossero state elezioni libere probabilmente avremmo vinto noi”: si è espresso così oggi Luigi Di Maio, candidato alla carica di premier per i 5 stelle, a margine di una inaugurazione a Milano, aggiungendo che le fake news lo preoccupano meno “del voto di scambio”.
Il vice presidente della Camera ha parlato anche di Silvio Berlusconi: “In vent’anni non ha fatto la rivoluzione liberale di cui parlava, mentre i 5 stelle con i venti milioni che si sono tolti dallo stipendio in cinque anni hanno creato settemila imprese in Italia”.
Il leader di Forza Italia aveva criticato i pentastellati, “pericolo per l’Italia e contrari agli imprenditori”. “Abbiano ancora il coraggio di dire che siamo contro le imprese – ha detto Di Maio a margine dell’inaugurazione di Vi.vite a Milano -. Mio padre votava Berlusconi perché credeva nella rivoluzione liberale di cui parlava. In vent’anni non l’ha fatta. In cinque anni mi sono tagliato 300 mila euro di stipendi e con i miei colleghi abbiamo tagliato qualcosa come venti milioni e li abbiamo messi in un programma che ha creato settemila imprese”.
“Col voto libero avrebbe vinto il M5s”
Di Maio torna sulle elezioni siciliane e attacca Berlusconi: "La sua rivoluzione liberale in vent'anni non si è mai vista, noi in 5 abbiamo creato 7.000 imprese"