MILANO – “Se Luigi Genovese fosse mio figlio io prenderei a calci chi dice che è impresentabile perché il padre è stato condannato in primo grado”. Così ha detto il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci agli stati generali della lotta alle mafie a Milano, riferendosi al neo deputato indagato per riciclaggio.
“Ha 21 anni – ha aggiunto -, è uno studente di giurisprudenza ed è incensurato: per le leggi dello Stato è presentabilissimo. Io mi indigno di chi si indigna. E’ da 70 anni che in Sicilia le liste elettorali sono frequentate da personaggi chiacchierati”.
Poi il cambio di direzione: “Non l’avrei candidato se fosse stato nel mio partito; il coordinatore del suo partito, però, se ne è assunto la responsabilità”.
Il presidente siciliano rimpalla le responsabilità: “Bisognerebbe cominciare a guardare gli indagati e i personaggi chiacchierati nelle liste del movimento Cinque stelle, e continuare con tutte le altre liste”, ha detto riferendosi anche alle parole del deputato del M5s Alessandro Di Battista che ha parlato di ‘voto inquinato’ alle elezioni regionali siciliane. “Nessuno, e ripeto, nessuno – ha sottolineato il governatore – può dare lezioni di moralità. Il problema c’è e riguarda tutti. Invece di tentare di recuperare una verginità perduta, si cerchi di trovare una soluzione normativa. Serve una modifica della legge sulle candidature”.
Musumeci: ‘Genovese jr? Presentabilissimo’
Il governatore siciliano difende il neo deputato indagato per riciclaggio: "E' uno studente ed è incensurato, per la legge va bene così. Io però non lo avrei candidato"