PALERMO – Cinquantatre ordigni esplosivi residuati bellici sono stati rimossi negli ultimi giorni dal gruppo operativo subacquei della Marina Militare distaccati ad Augusta. A richiedere gli interventi sono state, in seguito a segnalazioni dei cittadini, le Prefetture di Catania, Agrigento e Siracusa I palombari si sono immersi a Gelsomineto (Avola), Ognina (Catania) e Punta Sottile (isola di Lampedusa) trovando, nel complesso, 10 proiettili di grosso calibro, 17 di medio calibro, 12 bombe a mano, 7 bombe da fucile, 6 bombe da mortaio ed una spoletta risalenti all’ultimo conflitto mondiale. Gli ordigni recuperati sono stati distrutti dagli uomini di Comsubin, utilizzando le precauzioni per preservare l’ecosistema marino.
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Palombari rimuovono 53 ordigni bellici in mare in Sicilia