CATANIA – Il Comune di Catania avrà un doppio ruolo nel processo all’ex assessore al Bilancio del Comune del capoluogo, Giuseppe Girlando, per tentata concussione aggravata: l’ente dopo essere stato citato dal Gup come responsabile civile, oggi si è costituito come parte civile. Il processo si celebra davanti alla terza sezione penale del Tribunale.
Nel procedimento sono presenti come parti civili anche Gianluca Chirieleson, dalla cui denuncia è partita l’inchiesta, Maria Cristina Ferranti, in qualità di socia al 41% della Simei, e anche la società con il suo curatore fallimentare Gaetano Cocuzza. Il processo proseguirà il 16 maggio del 2018.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro e dal sostituto Fabio Regolo, è stata avviata dopo la denuncia di Chirieleson, rappresentante della Simei che aveva in corso una transazione con il Comune per circa 4 milioni di euro e che, secondo l’accusa, avrebbe subito la minaccia di “promettere la propria indebita intercessione nei confronti” di un consigliere dell’opposizione per “non fargli ostacolare l’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera di Giunta su ‘Sostare'”, avanzata dall’allora assessore Girlando.
L’evento non si sarebbe verificato per “la resistenza della persona offesa” che avrebbe subito “un danno patrimoniale di rilevante gravita’ consistito nell’ammontare della transazione non stipulata”, pari a quasi 4 milioni di euro.
Caso Girlando, doppio ruolo del Comune
L'amministrazione Bianco responsabile e parte civile nel procedimento per tentata concussione contro l'ex assessore al Bilancio