CATANIA – Anche Catania con i suoi 58 milioni di euro riceverà dal governo finanziamenti per la riqualificazione delle periferie. Alla cerimonia di firma tra i sindaci e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni c’era Enzo Bianco in rappresentanza della città metropolitana etnea.
“Nelle periferie delle grandi aree urbane – ha spiegato Bianco – si gioca la partita decisiva per il futuro del nostro Paese perché proprio lì la situazione è peggiorata a causa della più lunga crisi economica degli ultimi anni. Per questo nelle aree più marginali del nostro Paese occorre un intervento massiccio, un cambiamento radicale”.
Complessivamente i Comuni che hanno avuto accesso a questo fondo rappresentano circa 23 milioni di cittadini, un terzo della popolazione del nostro Paese. Il totale dei fondi è di 4 miliardi di euro.
“La stragrande maggioranza dei progetti presentati dai Comuni – ha aggiunto Bianco – riguarda non solo la realizzazione di nuove opere nelle zone periferiche, ma anche il recupero e riuso di immobili abbandonati. Come sindaci siamo pronti a lavorare per accelerare i tempi per far diventare realtà questi progetti. Dopo anni di tagli e sottrazione di risorse, con questo bando torna la linfa vitale in un settore strategico e fondamentale come quello delle periferie”.
Il sindaco di Catania ha aggiunto di essere molto soddisfatto per tutti i progetti finanziati per il territorio del Catanese, “ma in particolare di quello del Comune di Catania per San Giovanni Galermo e Trappeto nord”, che ha ottenuto 18 milioni di euro. “Un progetto messo a punto dall’assessorato all’Urbanistica che si propone di riqualificare il territorio accrescendo la qualità della vita, ristrutturando edifici e migliorando, per esempio, i trasporti. Ma anche sviluppando quelle azioni immateriali che riguardano la vita dei cittadini”.
Giovedì prossimo i progetti finanziati che ricadono nel Comune di Catania saranno presentati nell’auditorium del plesso centrale della Scuola Petrarca.
Catania, 58 milioni per le periferie
Bianco a Roma per la firma con Gentiloni: "Finalmente si muove qualcosa dopo anni di tagli". A San Giovanni Galermo un progetto da 18 milioni