PALERMO – “In queste settimane ho studiato e riflettuto a lungo. Sul tema dei rifiuti mi sembra che sin dagli anni 60 si sia proceduto guardando alle emergenze sotto una guida opaca in un misto di incuria e programmata superficialità. Il risultato di oggi è sotto gli occhi di tutti: camion di spazzatura girano per la Sicilia, sacchetti di indifferenziata stazionano nei cassonetti, impianti mai definiti, città sporche ospitano abitanti e turisti in un clima di rassegnazione”. Vincenzo Figuccia, fresco assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità in Sicilia, si libera della questione che non lo fa dormire.
“Mentre le discariche sono al collasso assisto basito a un tutti contro tutti, fra scienziati e burocrati, politici e cittadini, immerso fra rompicapo che da decenni paralizzano la nostra terra senza che nessuno trovi soluzioni. Oggi, a 4 settimane dal mio insediamento, faccio i conti con una grande solitudine, tante notti insonni e 20 ore di lavoro al giorno per pianificare le attività dei prossimi mesi, per fare ordine e per continuare a inventare soluzioni ai problemi generati dall’incuria e dal disinteresse degli altri”.
“Sinceramente avrei immaginato di occuparmi di politiche per il sociale – prosegue Figuccia -, ma ho accettato questa scommessa. L’ho fatto perché amo la mia terra e nel rispetto di quella fiducia che il popolo regala da decenni alla mia famiglia. Noi siciliani meritiamo un’opportunità”.
La solitudine dell’assessore Figuccia “Quello dei rifiuti è un rompicapo”
"Da decenni la Sicilia è senza soluzioni, passo le notti insonni e lavoro 20 ore al giorno per combattere il disinteresse generale"