Il tempo passa e di vie d’uscita neanche l’ombra. Ad Agrigento, la situazione si fa sempre più complicata. La sosta di campionato e l’apertura del mercato non sono servite a smuovere le acque. La crisi societaria continua senza che si profilino soluzioni concrete.
Come si temeva, l’avvicendarsi di presunti compratori poi defilatisi non ha portato a nulla. L’ultima speranza è ora affidata a una cordata iraniana, che entro due-tre giorni dovrebbe incontrare il presidente Alessi per capire se esistono le basi per un’eventuale trattativa. Sinora, però, non si è andati oltre un generico sondaggio e la strada da compiere per arrivare a un passaggio di mano è decisamente lunga.
Qualora non si trovasse un acquirente, lo scenario che ne seguirà non è certo dei migliori: via libera a tutti i giocatori che vorranno e potranno accasarsi altrove e seconda parte di campionato da disputare con il resto dell’organico, integrato dalla formazione Berretti.
L’Akragas completerà in ogni caso il torneo: il rischio di un ritiro è comunque escluso, ma è chiaro che le prospettive sono a dir poco fosche. Non a caso, un paio di cessioni sono già vicine: Sepe andrà al Catanzaro, Vicente è nel mirino della Sicula Leonzio.