CATANIA – Il Comune di Catania ha aperto un’indagine interna per verificare una presunta truffa con furto di benzina attuata da dipendenti. “Riteniamo – ha spiegato Leonardo Musumeci, direttore dell’Ecologia, che si occupa anche dell’Autoparco – di avere adottato tutte le misure organizzative necessarie per prevenire furti e truffe, fermo restando che eventuali responsabilità personali potranno essere accertate attraverso quest’indagine interna e naturalmente segnalate alla magistratura”.
Musumeci ha ricordato come nel 2014 la polizia municipale, dopo un’indagine condotta su input dell’amministrazione, avesse presentato alla Procura una notizia di reato contro ignoti per furti di carburante nella rimessa della nettezza urbana di Pantano d’Arci, dove esisteva allora un distributore di benzina gestito dal Comune e oggi dismesso.
Il dirigente ha spiegato che oggi il rifornimento del carburante per i mezzi della nettezza urbana del Comune viene gestito da due impiegati che si alternano in questo ruolo. A loro vengono consegnati i buoni carburante ordinati attraverso la Consip, la Centrale d’acquisti nazionale.
L’impiegato ha le chiavi dei tappi dei serbatoi dei mezzi ed è lui a consegnare al gestore del distributore i buoni carburante al termine delle operazioni. Fino a qualche settimana fa, quando veniva utilizzato un distributore non aperto la domenica, il sabato i due impiegati si curavano di approvvigionarsi di carburante con bidoni, operazione regolarmente tracciata.
“Poiché – ha detto il direttore dell’Ecologia – i percorsi dei mezzi sono registrati e tutto è tracciato, verrà adesso verificato se esistono delle anomalie, per esempio un consumo superiore al normale di carburante, che però fino a questo momento non era emerso”. Musumeci ha sottolineato inoltre che dal novembre del 2017 è in corso una riorganizzazione dell’Autoparco proprio per ottimizzare i servizi e i controlli, compresi quelli di approvvigionamento del carburante.
Carburante rubato dai dipendenti, il Comune di Catania apre un’indagine
Presunta truffa all'Autoparco: "Segnaleremo eventuali responsabilità alla magistratura"