Si dice che la cosa più difficile, quando giochi da favorito, sia sbloccare il risultato. Poi vedi Catania-Francavilla e capisci che i luoghi comuni nel calcio proprio non funzionano.
I rossazzurri impiegano un minuto e 50 secondi per fare centro: punizione di Lodi, colpo di testa di Tedeschi e 1-0. Sembra tutto facile. Classica situazione da strada spianata e via dicendo. Macché.
Per gli etnei comincia una partitaccia fatta di errori e brutto calcio, nella quale la manovra non carbura mai e il risultato resta in bilico sino alla fine. Il Catania sbaglia troppo, ha poca gamba e stenta in particolare a centrocampo, dove gli ospiti esibiscono più ritmo e migliore palleggio.
L’assetto iniziale, in cui l’ago della bilancia è Caccavallo, non va. E’ proprio sulla fascia del nuovo acquisto che si soffre di più: Albertini spinge tanto, sostenuto dalla mezzala di riferimento Sicurella, e gli uomini di D’Agostino cominciano a mettere in mezzo palloni fastidiosi e a collezionare angoli (ben 8 nel primo tempo) trovando pericolosità proprio sui piazzati (testa a lato di Folorunsho sugli sviluppi di un corner).
Le cose si sistemano un po’ quando una noia muscolare toglie dai giochi Caccavallo inducendo Lucarelli a schierare un 3-5-2 puro con Esposito a destra. Biagianti e Mazzarani, però, continuano a esprimersi sotto tono e la mediana resta opaca, così come Ripa, che si spende per la squadra ma non ha la cattiveria giusta quando Lodi lo pesca in area per un comodo colpo di testa girato in modo debole verso il portiere avversario.
Una sortita di Sicurella, sventata da Pisseri in angolo, ricorda al Catania che non è una serata semplice. L’unico ispirato a centrocampo è Lodi: una sua percussione conclusa da un sinistro alto sembra dare una piega diversa alla ripresa e in effetti gli etnei tengono meglio il campo grazie anche agli ingressi e alla fisicità di Rizzo e Barisic.
Il punteggio, però, rimane sempre in bilico, anche perché Barisic e Ripa non riescono a finalizzare un paio di break promettenti. In compenso al Francavilla, molto pericoloso ancora su piazzato con una punizione di Lugo Martinez fuori d’un soffio, manca un po’ di peso specifico in avanti per dare sostanza alla manovra.
Paradossalmente, il Catania deve ringraziare il Lecce, che ha perfezionato l’acquisto del capocannoniere Saraniti prima della sfida del Massimino privando gli ospiti del loro migliore terminale offensivo. Già, sempre lì si va a finire: Catania e Lecce, ora nuovamente separati da quattro lunghezze grazie al successo dei rossazzurri. L’unica vera nota lieta della serata.
CATANIA-FRANCAVILLA 1-0
Catania (3-5-2): Pisseri 5.5, Aya 6, Tedeschi 6.5, Bogdan 6, Caccavallo 5.5 (28′ pt Esposito 6), Biagianti 5 (13′ st Rizzo 6), Lodi 6.5, Mazzarani 5 (13′ st Fornito 6), Marchese 6, Ripa 5, Di Grazia 5.5 (13′ st Barisic 6). In panchina Martinez, Semenzato, Blondett, Lovric, Manneh, Caccetta, Bucolo. Allenatore: Lucarelli 6.
Francavilla (3-5-2): Saloni 6, Prestia 6, De Toma 6, Agostinone 6, Pino 5.5 (40′ st Valotti sv), Folorunsho 6 (28′ st Viola 6), Biason 6, Sicurella 6.5, Albertini 6.5, Lugo Martinez 6, Madonia 5.5 (17′ st Parigi 5.5). In panchina Albertazzi, Colonna, Sbampato, Arfaoui, Mastropietro. Allenatore: D’Agostino 6.
Arbitro: Zanonato di Vicenza 6.
Rete: 2′ pt Tedeschi.
Note: serata umida, terreno di gioco in condizioni non ottimali. E’ stato osservato un minuto di silenzio per la scomparsa del piccolo calciatore rossazzurro Giuseppe Grasso. Spettatori 9.796 (4.594 paganti, 5.202 abbonati), incasso 42.699 euro. Ammoniti: Caccetta, Prestia, Lodi, Lugo Martinez, Valotti. Angoli 10-6 per il Francavilla. Recupero: 2′ e 4′.