CATANIA – Gli uffici del Comune di Catania hanno completato l’approfondimento disposto dal sindaco Bianco sui singoli casi dei senza casa che da settimane occupano la Cattedrale. Il Comune ribadisce che “è disponibile a trovare una soluzione di emergenza per le persone realmente più bisognose, così come accade in ogni circostanza critica”. Gli uffici dei Servizi sociali, “nell’analisi dei singoli casi che finalmente sono stati dichiarati dagli occupanti, hanno rintracciato alcune situazioni di estremo bisogno”, in particolare “alcune donne con figli piccoli e mariti in stato di detenzione”.
Per tutti gli altri il Comune fornirà un aiuto affinché gli occupanti possano avvalersi degli strumenti previsti dalle normative, seguendoli in tutti i passaggi burocratici: buono casa di 250, tirocini formativi per 400 al mese, Reddito di inclusione. Una disponibilità piena, sottolineano dal Comune, nonostante quasi nessuno avesse mai presentato domanda per la casa o per un sussidio.
E, pur in situazioni di disagio, sono persone che prima dell’occupazione abitavano in case proprie senza aver mai ricevuto alcuno sfratto esecutivo o da parenti. L’individuazione di questi casi di estrema povertà sarà effettuata in collaborazione con la Caritas Diocesana che in queste settimane ha dato assistenza agli occupanti della Cattedrale con impegno ed encomiabile spirito di solidarietà. Questa estrema opportunità per una soluzione temporanea di emergenza nei B&b non toglie alcun diritto a chi legittimamente è in graduatoria e aspira ad una soluzione positiva per il proprio disagio, spesso uguale se non peggiore a quello dei cittadini in cattedrale.
L’ipotesi si potrà concretizzare solo se la situazione di illegalità nata dall’occupazione della Cattedrale verrà sanata, evitando speculazioni politiche e strumentalizzazioni ormai totalmente evidenti che stanno facendo solo del male a chi invece ha davvero bisogno.
Di tutto questo il sindaco Enzo Bianco ha parlato con l’arcivescovo di Catania Salvatore Gristina in un incontro in Arcivescovado, evidenziando come il persistere di questa protesta, pur nella massima comprensione di chi soffre e ha seri problemi di indigenza, oltre ad avere già causato problemi nella fruizione della cattedrale da parte dei fedeli, rischia di creare serie difficoltà per il corretto svolgimento della Festa di Sant’Agata e di tutte le attività ad essa connesse, anche relativamente al tema della sicurezza.
“Si auspica quindi – conclude la nota – che la protesta finisca e che gli occupanti consentano uno svolgimento sereno e pacifico dei festeggiamenti nei confronti dei devoti che vorranno vivere lo spirito agatino con la consueta passione”.
“Duomo libero per la festa di Sant’Agata”
Catania. Cattedrale occupata dai senza casa, il Comune ha individuato la soluzione per i casi più critici: "Ma solo se la protesta finirà"