Sono giorni caldi, anche in Sicilia, per decidere la composizione delle liste e dei candidati alle prossime elezioni politiche. Nessun voto di preferenza. Sceglieranno a Roma, dalle segreterie politiche, con il placet dei leader nazionali e con tanti malpancismi locali.
Già, perché se questa legge elettorale ha un merito è certamente quello di ridare un ruolo centrale ai partiti, rendendo superflui i ricatti e i malumori delle correnti di provincia.
Diamo un po’ di numeri per capire quanto sia difficile muoversi tra i paletti della nuova legge elettorale.
La Sicilia, divisa in due macroaree (la parte occidentale dell’Isola è Sicilia 1 e la zona orientale è Sicilia 2) eleggerà 25 senatori (9 con l’uninominale e 16 col proporzionale) e 52 deputati (19 con l’uninominale e 33 con il proporzionale). Almeno il 40% di questi dovranno essere donne per rispettare l’alternanza di genere. Le così dette quote rosa.
E qui sembrano esserci problemi per Forza Italia e per il centrodestra. Stefania Prestigiacomo, deputato uscente e da sempre figura di riferimento degli azzurri in Sicilia, dovrebbe essere capolista alla Camera nei tre collegi plurinominali della Sicilia orientale. La portavoce regionale del partito e deputato uscente Gabriella Giammanco dovrebbe avere via libera alla Camera nel collegio Sicilia 1.
Dalle ultime indiscrezioni, poi, sembrerebbe che il coordinatore Gianfranco Micciché sembrerebbe intenzionato a ripescare Urania Giulia Papatheu per metterla capolista in Senato.
Urania Giulia Papatheu, manager catanese e vecchia conoscenza della politica regionale, è stata condannata in primo grado per aver sperperato i soldi dell’ex Ente fiera di Messina, di cui era commissario straordinario voluta proprio da Miccichè negli anni in cui era Giuseppe Buzzanca era sindaco nella città dello Stretto.
Nel centrosinistra di donne ce n’è anche troppo, tanto che le uscenti Luisa Albanella e soprattutto Anna Finocchiaro, stavolta non saranno della partita. Valeria Sudano, renziana e deputata regionale uscente, avrebbe il posto di capolista alla Camera in uno dei collegi plurinominali di Catania, ma da Roma sarebbe arrivata la proposta di spostare il suo nome nella lista del Senato.
Nella galassia del Movimento 5 stelle sono tante le uscenti che hanno voglia di continuare l’esperienza in parlamento per un secondo mandato: Giulia Grillo, Nunzia Catalfo e Ornella Bortorotta sono tra queste. Tra le aspiranti deputate c’è anche la grillina della prima ora Clementina Iuppa, cognata dell’ex presidente di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo. Per tutti, però bisognerà superare le “parlamentarie. Oggi e domani gli iscritti alla nuova Associazione M5s potranno votare sulla piattaforma Rousseau i candidati che si sono fatti avanti per correre con la casacca pentastellata.
Twitter: @LucaCiliberti
Luca Ciliberti
Politiche: Forza Italia ripesca Papatheu, per lei un posto da capolista in Senato
Luca Ciliberti. Tra quote rosa spunta il nome dell'ex commissario dell'ente fiera di Messina. Prestigiacomo capolista in tre collegi, ipotesi Palazzo Madama per la Sudano