ROMA – Giulio Regeni è stato ucciso per le sue ricerche, ed è certo il ruolo dei Servizi. Lo mette nero su bianco il procuratore Giuseppe Pignatone, che in una lettera al Corriere della Sera e a Repubblica parla di nuovi elementi dell’inchiesta.
Il movente, ‘pacificamente da ricondurre alle attività di ricerca effettuate da Giulio nei mesi di permanenza al Cairo’, e ‘l’azione degli apparati pubblici egiziani che già nei mesi precedenti avevano concentrato su Giulio la loro attenzione, con modalità sempre più stringenti, fino al 25 gennaio’, sono ‘punti fermi’.
A due anni esatti dalla scomparsa al Cairo del ricercatore friulano, oggi alle 19.41 – l’ora dell’ultimo messaggio inviato da Giulio – oltre 100 piazze da Nord a Sud risponderanno all’appello della famiglia e di Amnesty International e, con fiaccole gialle, chiederanno verità e giustizia per il giovane.
“Giulio Regeni ucciso per le sue ricerche”
Nuovi risvolti della Procura sulla morte del giovane friulano. Fiaccolate in 100 piazze d'Italia a due anni dalla sua scomparsa