PALERMO – Il premier Paolo Gentiloni e il ministro Dario Franceschini al teatro Massimo hanno partecipato alla cerimonia d’apertura di Palermo capitale della cultura 2018. In platea le massime autorità istituzionali: il presidente della Regione Nello Musumeci con molti suoi assessori, il presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Miccichè, il padrone di casa e sindaco di Palermo Leoluca Orlando e decine di sindaci e amministratori dei comuni siciliani con indosso le fasce tricolori.
“Guai a rinunciare alla propria storia, né le nostre radici possono essere dei muri per chiuderci fuori dal resto del mondo. Le nostre radici ci consentono al contrario di dialogare con gli altri popoli – ha detto il primo ministro Paolo Gentiloni -. Il sentimento di rinascita fa bene alla Sicilia, ma anche all’Italia intera. Dobbiamo investire su questo sentimento. A Palermo si sono sedimentate tutte le culture che l’hanno attraversata. Palermo sa stare al mondo perché non rinnega le proprie radici, la propria identità”.
“E’ un’occasione per tutti gli italiani cui non sfugge la realtà di una città che ha sofferto e che certamente non ha del tutto superato difficoltà sociali, che è stata anche al centro di lutti, minacce, che è stata in qualche modo costretta a convivere con stereotipi a livello nazionale e internazionale – ha continuato Gentiloni -. Ma è una città che sta cambiando, proiettata al futuro. Questa è una occasione per dire grazie Palermo, gli italiani sono orgogliosi di questa città. Lo dico perché questo sentimento di rinascita con le straordinarie radici di cultura e di civiltà è un sentimento che fa bene alla Sicilia e all’Italia intera”.
“Per Palermo Capitale della cultura anche la Regione farà la sua parte – ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci -. Abbiamo previsto, a valere sul fondo per le autonomia, un milione di euro per i Comuni che nel corso degli anni conquisteranno un primato in un contesto nazionale e internazionale. E’ un incoraggiamento, uno stimolo, anche se siamo convinti che questo è un punto di partenza perché c’è tanto da fare nei settori della cultura e del turismo e noi stiamo mettendo a punto un programma concreto che vareremo nelle prossime settimane”.
“Per la prima volta ci sono 43 istituzioni che partecipano al tavolo per Palermo Capitale della cultura seguendo un programma condiviso. Palermo è la città al mondo che negli ultimi 40 anni è cambiata di più culturalmente”, ha commentato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Tante culture qui sono il pezzo del mosaico che Palermo compone all’interno del Mediterraneo – ha proseguito – Quest’anno sarà possibile mettere alla prova le eccellenze palermitane. Ci sono migliaia di iniziative che sono il frutto di un lavoro fatto in questi anni. Uno degli elementi caratteristici è che le periferie saranno più coinvolte del centro. Vogliamo abolire il termine periferie”.
“A chi molto è stato dato, molto deve dare. E Palermo ha ricevuto tantissimo. Molto è stato dato da chi ha dato la vita per spazzare ha la mafia, molto è stato dato in termini di cultura e architettura, in termini di tolleranza e mix tra le lingue e le cultura – ha concluso Orlando -. Tutto questo fa la differenza tra Palermo e le banlieue di Parigi, alcune zone di Bruxelles. Noi siamo la vera città dell’accoglienza al centro del Mediterraneo”.
E sarà la palermitana Sabrina Ciprì, 22 anni, allieva dell’Accademia di Belle arti e della cattedra di Design grafico guidata da Fausto Gristina, a firmare il logo ufficiale di Palermo Capitale italiana della cultura 2018. Il logo è formato da quattro “p”: quattro sono i canti delle Teatro del sole, il cuore della città; quattro le lingue incise sulla stele conservata alla Zisa: arabo, ebraico, fenicio e greco. Ciprì sarà premiata con una borsa di studio di mille euro e uno stage da Gomez & Mortisia che si è aggiudicata la campagna di comunicazione per la serie di eventi di Palermo Capitale della cultura.
“Grazie Palermo, proiettata al futuro”
Il capoluogo siciliano capitale della cultura 2018, Gentiloni alla cerimonia d'apertura. Musumeci: "Dalla Regione un milione di euro"