LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Ancora una rivolta di migranti nell’hot spot di Lampedusa. Circa 250 ospiti, tutti tunisini che da diversi giorni chiedono di essere trasferiti, ieri sera sono usciti dal centro e da una collinetta hanno dato inizio a una sassaiola verso gli uomini delle forze dell’ordine in servizio all’interno della struttura.
Un carabiniere è stato ferito alla testa in modo non grave ed è dovuto ricorrere alle cure del locale poliambulatorio. Solo nella tarda serata la protesta è rientrata.
Sull’isola, intanto, continua a registrarsi una situazione di forte tensione. Anche ieri, alcuni migranti hanno tentato di imbarcarsi sulla nave che collega Lampedusa e Linosa con Porto Empedocle ma sono stati bloccati in seguito ai controlli delle forze dell’ordine.
Stamattina ne sono stati trasferiti 50 e la situazione è migliorata, anche se continuano i danneggiamenti alle case disabitate e utilizzate dai turisti durante il periodo estivo. Il sindaco Totò Martello domani sarà a Roma. “Siamo alle solite – spiega -, la storia si ripete. Non è possibile tenere così tanti tunisini nell’hot spot di Lampedusa e per così tanto tempo. Sarebbe quindi opportuno e auspicabile seguire le regole trasferendo nei tempi previsti i migranti. Non è possibile continuare a utilizzare l’intera isola come hot spot; se la legge dice che non possono uscire dalla struttura, non dovrebbero potere girare liberamente per strada”.
A Lampedusa un’altra rivolta di migranti, carabiniere colpito con un sasso
Situazione critica nell'isola: i tunisini dell'hot spot hanno anche tentato di imbarcarsi per Porto Empedocle