SIRACUSA – Ha manifestato l’intenzione di lasciare la scuola l’insegnante di educazione fisica, Salvatore Busà, aggredito ad Avola da una coppia di genitori che l’ha picchiato fratturandogli una costola.
Nessuna comunicazione ufficiale a scuola: alla dirigente dovrà presentare il certificato medico e una relazione nella quale racconta cosa è successo quella mattina. Già è stato convocato un consiglio d’istituto straordinario per capire cosa sia successo e quali provvedimenti adottare nei confronti del dodicenne, figlio della coppia.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’alunno avrebbe lanciato un libro verso la cattedra. Il professore l’avrebbe rimproverato nell’atto di restituirglielo, facendo cadere l’oggetto sul banco.
Ma la versione della madre è diversa: “Il bambino aveva semplicemente aperto la finestra e il professore gli ha detto di chiuderla; gli avrebbe tirato un libro colpendolo allo stomaco e per questo ho dovuto portare mio figlio al pronto soccorso”.
Nessun pentimento da parte della donna, che si è recata in pigiama a scuola appena è stata contattata dal ragazzo. “Sono stata io a colpire il professore, sono stata un po’ violenta, ma gli chiederò scusa solo se lui chiederà scusa a mio figlio”.
‘E’ il prof che deve scusarsi con mio figlio’
L'insegnante aggredito ad Avola dai genitori di un alunno vuole lasciare la scuola. Nessun pentimento da parte della madre: "Sono stata io a colpirlo, aspetto un suo gesto"