PALERMO – “Siamo un buon team, c’è sempre stato un confronto tra di noi. Tutti i componenti della rosa hanno svolto un grandissimo lavoro. Ora stiamo cercando di mantenere le cose positive e limare le cose negative. Abbiamo dimostrato di poter fare buone cose”. Il tecnico del Palermo, Bruno Tedino, elogia i suoi ragazzi e il suo staff, in un momento della stagione in cui è il mercato di riparazione a prendere la scena.
“La cosa più importante era non smantellare, è questo il messaggio fondamentale trasmesso al gruppo”, spiega Tedino che poi si sofferma sui nuovi arrivi, partendo dal difensore Fiore: “Può fare l’esterno basso di una difesa a quattro ma se ci fosse la necessità anche in un centrocampo a cinque. E’ un calciatore intelligente e con un piede educato”.
L’ultimo arrivo è l’attaccante ex Venezia Stefano Moreo. “E’ un calciatore strutturato con caratteristiche che ci servivano, ha una buona fisicità, non è una punta di riferimento ma più di movimento. Copre bene la palla e ha un’ottima potenza aerobica. Ricordo quando giocava nella Virtus Entella, mi è sempre piaciuto molto e sono certo possa fare grandi cose”.
Non solo i nuovi, Tedino parla anche di un giocatore arrivato in estate e che si è ritagliato un ruolo importante in questo Palermo, che ha ancora ampi margini di crescita e che all’occorrenza ha fatto anche il terzino, il centrocampista polacco Murawski. “Muscolarmente parlando – spiega il tecnico rosanero che deve fare a meno sia di Morganella che di Rispoli – come dinamicità e potenza aerobica può essere come Florenzi. Ma non ha mai giocato in quel ruolo”.
Finora il tecnico non ha potuto contare su un attaccante e un difensore reduci da infortuni seri e lunghe rieducazioni, ma Tedino non li dimentica: “Sarebbe bello se Balogh e Rajkovic potessero darci il loro contributo. Arrivano segnali molto positivi, ora serve buttarli dentro”.