CATANIA – Cinquanta casi trattati, hanno portato all’arresto di 6 persone, 46 denunciate, di cui 15 per adescamento: sono i dati piu’ significativi del contrasto alla pedopornografia da parte del compartimento della polizia postale guidata dal vicequestore Marcello La Bella, cotraddistinte da attivita’ investigative estese a tutte le piattaforme web, concentrandosi su quelle maggiormente a rischio per le vittime, quali i social network, ove emergono nuove ed insospettate modalita’ di adescamento di minori, nonche’ nelle reti “darknet”, il cosiddetto “Deep Web”, ove si e’ agito soprattutto con operazioni sottocopertura.
In questo senso a seguito delle segnalazioni dei genitori e’ scaturita l’operazione “12 Apostoli” che ha portato in carcere quattro persone che costituivano un’associazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale aggravata ai danni di minori.
Piu’ ampia e’ stata la lotta della Polposta catanese nell’ambito dei reati informatici contro la persona (diffamazione, cyberstalking, trattamento illecito di dati personali, sostituzione di persona): sono stati trattati 246 casi e denunciate 47 persone. Cosi’ come sono e’ stato rilevato un aumento di alert di minacce cyber diramati alle infrastrutture critiche nazionali che, rispetto al 2016, si e’ quasi quintuplicato sino a raggiungere 28.522. Tra le attivita’, rilevante e’ stato il supporto specialistico assicurato in occasione del vertice G7 tenutosi a Taormina (Messina) il 26 e 27 maggio 2017, svolta dal compartimento con il supporto del Centro nazionale anticrimine per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic).
Con riferimento al ‘financial cybercrime’ (accessi abusivi a sistemi informatici e telematici, frodi informatiche, utilizzo illecito di carte di credito, estorsione), sono stati trattati 1.885 casi, arrestate 8 persone e denunciate 246. Significativa attivita’ di polizia giudiziaria l’operazione “Criptolocker”, che ha portato a individuare una associazione a delinquere di 7 persone, 4 delle quali arrestate, che, con base operativa nel Napoletano, che estorcevano denaro a imprenditori e professionisti in tutta Italia bloccando tutti i dati presenti all’interno dei pc delle vittime.
Nel settore del cyberterrorismo gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso con altri organi di Polizia e di intelligence alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. L’attivita’ del Compartimento ha portato a monitorare circa 1.520 spazi web e alla rimozione di diversi contenuti.
Scoperti 150 pedofili on line nel 2017
Dal cyberterrorismo alla pedopornografia, la polizia postale di Catania traccia il bilancio