CATANIA – “Nessuno può chiedere un aiuto senza rispettare le regole o forzando il Comune a metterle da parte. Sosteniamo chi ha davvero bisogno, respingiamo chi crea strumentalizzazioni. Abbiamo suggerito e messo a disposizione alcuni strumenti importanti, tra tirocini formativi, Rei e Buoni casa”.
L’assessore al Welfare Fortunato Parisi riferendo, nel corso della Giunta svoltasi nel Palazzo degli elefanti, sulla situazione dei manifestanti che, dalla fine di novembre, occupano la Cattedrale di Catania è stato chiaro e diretto. La Giunta ha condiviso l’impostazione su legalità e trasparenza, per dare un aiuto ai più bisognosi.
Parisi ha illustrato l’azione dell’Amministrazione che passa dal far prendere in carico dagli Uffici comunali le persone con situazioni di disagio, dando loro assistenza anche nel formalizzare le domande per poter concretizzare le loro richieste, dall’assistenza economica all’alloggio popolare. Nella maggior parte dei casi, infatti, tra i manifestanti, sia singoli che famiglie sono spesso del tutto sconosciuti ai Servizi sociali.
Secondo quanto accertato in due successivi incontri alla fine di dicembre e nei giorni scorsi, tra il Comune, con in testa l’assessore Parisi, e gli occupanti della Cattedrale, gli Uffici hanno avuto risultati sorprendenti: solo otto occupanti su 28 hanno chiesto aiuto e avviato pratiche con i Servizi Sociali e ben undici famiglie non hanno mai fatto domanda per avere una casa. Tre l’hanno presentata solo negli ultimi giorni e tre hanno un’abitazione popolare. Una decina di persone cerca un lavoro. È chiaro che chi non ha presentato istanze non potrà essere inserito nella graduatoria del bando del 2015 che sta per uscire.
Parisi ha detto di considerare un passo avanti il dialogo avviato con i manifestanti che nelle prime settimane non avevano esplicitato richieste precise, nonostante egli stesso li avesse incontrati già nel primo giorno di occupazione.
“Si ha la chiara sensazione – ha spiegato l’Assessore – di una strumentalizzazione politica da parte di chi intende usare queste persone, la loro disperazione e il loro disagio. Finalmente però abbiamo intanto chiarito i bisogni dei singoli e abbiamo individuato dei percorsi. Le posizioni si stanno definendo. Non lasceremo solo chi versa in una situazione di vero disagio”.
Proprio oggi è stata data assistenza per presentare le domande che consentono di accedere ai tirocini formativi: un semestre di lavoro a 400 euro al mese e la possibilità di entrare a far parte di un bacino per le assunzioni. Dal 16 gennaio si comincerà poi a dare assistenza per ottenere il Reddito di inclusione perché Inps sta rielaborando i dati fiscali.
Parisi ha puntato molto sul concetto di presa in carico del cittadino in difficoltà: “Spesso vi è un’obiettiva difficoltà nell’affrontare le regole della burocrazia, ma stiamo lavorando perché queste vengano non solo accettate ma comprese, fornendo tutta l’assistenza necessaria anche sul piano pratico”.
“Per quanto riguarda gli alloggi – ha detto Parisi – alcuni stanno valutando con interesse il Buono casa, che consente, per cittadini e famiglie in condizioni di emergenza, il pagamento per due anni di un canone di affitto, fino a un massimo di 250 euro al mese. Certo, c’è ancora chi pretenderebbe di forzare il Comune a trasgredire regole e legalità, come probabilmente si è fatto negli anni passati, e vorrebbe immediatamente roulottes e posti di lavoro al di fuori di qualunque regola”.
“Ma questo ovviamente non è possibile e siamo certi che la stragrande maggioranza della città che ha a cuore diritti e legalità concorda con la nostra impostazione, anche per tutelare chi aspetta legittimamente la casa ed è in graduatoria per prendere uno degli alloggi, un centinaio, che stiamo realizzando nel Palazzo di cemento e saranno pronti presto”.
Senzacasa in cattedrale, Comune attacca “Sembra strumentalizzazione politica”
L'assessore al Welfare di Catania: "Aiuteremo i bisognosi, ma si ha la sensazione che qualcuno voglia sfruttare il disagio di queste persone"