CATANIA – La corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza del Tribunale del riesame di Catania che aveva confermato l’arresto per Pietro Capuana, 73enne accusato di avere abusato di minorenni, ritenuto il ‘santone’ di una comunità di ispirazione cattolica di Aci Bonaccorsi, e gli arresti domiciliari per tre donne ritenute sue ‘fiancheggiatrici’.
Adesso bisognerà attendere le motivazioni di ‘censura’ da parte della Suprema corte e un nuovo pronunciamento di un diverso Tribunale del riesame che dovrà decidere sulla scarcerazione chiesta dal legale di Capuana, l’avvocato Mario Brancato.
Pietro Capuana fu ritenuto dal gip Francesca Cercone a capo di una setta pseudo religiosa con manipolazioni psicologiche nei confronti di ragazze minorenni che, secondo l’accusa, sarebbero plagiate e convinte a donarsi all'”arcangelo” Capuana coadiuvato da Rosaria Giuffrida, Fabiola Raciti e Katia Concetta Scarpignato.
Le donne sono accusate di avere fatto parte del cerchio magico le cui finalità sarebbero state il convincimento e la cooptazione delle bambine di cui Capuana avrebbe abusato più volte in dei turni organizzati.
Capuana dal 2 agosto del 2017 si trova recluso in carcere. La Procura di Catania nell’inchiesta denominata ’12 apostoli’ ha già emesso avviso di chiusura indagini nei confronti di sette indagati. Gli altri tre indagati in stato di libertà, per favoreggiamento, sono l’ex deputato e assessore regionale, Domenico ‘Mimmo’ Rotella, marito di Rosaria Giuffrida, una delle tre donne arrestate dalla polizia postale di Catania; un sacerdote, padre Orazio Caputo; e l’ex presidente dell’Associazione cattolica Cultura e ambiente di Aci Bonaccorsi, Salvatore Torrisi.
Annullato l’arresto di Capuana
Inchiesta "12 apostoli": arriva il dietrofront della Cassazione. Il "santone" di Aci Bonaccorsi è accusato di abusi su minorenni all'interno di una comunità