PALERMO – Niente algoritmi, computer o bussolotti per sorteggiare a Canicattì (Ag) gli scrutatori necessari a costituire i seggi delle prossime politiche del 4 marzo. L’ufficio elettorale guidato dal funzionario Dino Alù infatti ha deciso di affidare la sorte a una estrazione della serie di numeri identificativi dei 3.431 elettori iscritti all’albo degli scrutatori mutuandola dal gioco della tombola.
I nominativi sono stati scelti estraendo da quattro diversi sacchetti i numeri necessari impressi su pezzi di legno: da 0 a 3 per le migliaia, da 0 a 9 per le centinaia, le decine e le unità. A estrarre i numeri alcuni cittadini mentre a verbalizzare e riscontrare la corrispondenza dei numeri formatisi ed il nome dell’elettore-scrutatore i componenti della commissione elettorale. “Tutto all’insegna della massima trasparenza e senza illazioni come invece avveniva nei precedenti sistemi di sorteggio e scelta degli scrutatori”.
A Canicattì un metodo scientifico per scegliere gli scrutatori: la tombola
Per le elezioni del 4 marzo un sorteggio con estrazione dai sacchetti