Dal primo marzo il nuovo Punto nascite del presidio ospedaliero “San Giacomo d’Altopasso” sarà finalmente operativo dopo una serie di interventi strutturali resi indispensabili dalla necessità di adeguare alle norme vigenti i locali. Niente più spostamenti forzati, quindi, verso i presìdi di Agrigento o Gela delle donne del comprensorio licatese in procinto di partorire.
Il reparto, chiuso dal primo gennaio 2016, è stato oggetto di una globale ristrutturazione per un investimento di circa un milione di euro dopo che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, proprio l’ultimo giorno dell’anno 2015, aveva concesso in deroga l’apertura del punto nascite licatese ma a condizione che la stessa struttura fosse adeguata agli standard ministeriali.
“Oggi – afferma il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Gervasio Venuti – siamo finalmente nelle condizioni di poter riconsegnare alla comunità di Licata e a quella dell’hinterland un servizio di primaria importanza. Il risultato è stato raggiunto, non solo grazie all’esecuzione dei lavori strutturali, ma anche per effetto del potenziamento degli organici”.
“L’Azienda, infatti, ha previsto l’immissione in servizio, entro il mese di febbraio – continua Venuti -, di altri cinque dirigenti medici di ostetricia e ginecologia e quattro pediatri-neonatologi (attingendo alle graduatorie a tempo determinato approvate di recente) oltre all’assegnazione alle unità operative di ostetricia e ginecologia, pediatria e neonatologia di ulteriori cinque infermieri professionali, un operatore socio sanitario e due ausiliari”.
A Licata non è più vietato nascere
di Nuccio Sciacca - Il punto nascita, chiuso per inadeguatezza nel 2015, riapre da marzo