Una nota per chiarire la propria posizione sulla discussa gestione di Bisceglie-Lecce, per “bacchettare” l’ad del Catania, Pietro Lo Monaco, e per invitare lunedì, nella sede di Firenze, il club etneo e quello salentino per un confronto che riporti a un “clima positivo”. La Lega Pro scende in campo dopo le ultime polemiche legate all’anticipo pugliese e alle recenti schermaglie dialettiche tra i dirigenti rossazzurri e quelli giallorossi.
Questo il testo integrale della nota: “Le vicende e le dichiarazioni succedutesi in questi giorni con riferimento alla gara Bisceglie–Lecce che si disputerà questa sera a Bisceglie, con il divieto per i tifosi ospiti, necessitano di alcune precisazioni. E’ doveroso premettere e sottolineare come la Lega Pro stia da tempo lavorando in sinergia con le istituzioni, per creare una dimensione diversa dell’evento sportivo che consenta l’apertura dello stadio alle famiglie ed a tutti i tifosi senza limitazioni, tenendo sempre in rilievo i problemi di sicurezza strutturale e di ordine pubblico”.
“In relazione alla gara Bisceglie–Lecce si precisa che la Lega ha inviato una dettagliata nota alla Prefettura nella quale veniva posto in rilievo che le criticità di ordine strutturale dell’impianto di Bisceglie erano state superate, come dimostra l’autorizzazione al rientro presso tale impianto concessa dalla Commissione Criteri Infrastrutturali della FIGC. Rispetto ai problemi di Ordine Pubblico che hanno spinto l’autorità competente a vietare la trasferta ad i tifosi del Lecce, ferma ed indiscussa l’autonomia della stessa, riteniamo sarebbe stato utile conoscerli per tempo così da potersi attivare in sinergia per la soluzione degli stessi. Non riteniamo che il problema possa essere quello dell’attraversamento della città di Bari da parte dei tifosi del Lecce, in quanto per quasi la totalità delle trasferte (anche nel passato) la tifoseria è obbligata a quel percorso stradale”.
“La vicenda si è caricata purtroppo di atteggiamenti non positivi da parte di alcuni dirigenti sportivi, in particolare del Dott. Lo Monaco, che invitiamo fermamente a non alimentare sterili polemiche strumentali ed a garantire il corretto comportamento per il sereno svolgimento delle competizioni sportive esclusivamente sul terreno di gioco. A tal fine la Lega ha altresì convocato le società Lecce e Catania lunedì presso la sede di Firenze per tornare ad un clima positivo che ci conduca nelle prossime settimane ad una leale e corretta competizione sportiva”.
“Ribadiamo ancora una volta che siamo a totale disposizione delle istituzioni e dell’autorità che tutela l’Ordine Pubblico ed auspichiamo che possa essere organizzato a breve un tavolo di confronto per risolvere le problematiche evidenziate. E’ fondamentale anche in questo contesto l’apporto dei tifosi ai quali sin d’ora facciamo un accorato appello affinché tutti possano vivere esclusivamente le emozioni che le loro squadre suscitano sul terreno di gioco. Pur non nascondendo la nostra insoddisfazione e preoccupazione, ribadiamo la certezza che si possa e si debba uscire da questa sgradevole situazione con la collaborazione di tutte le parti coinvolte.
Puntuale, in serata è arrivata la replica del club rossazzurro, affidata a un comunicato. “Letta con grande stupore la nota odierna della Lega Pro – si legge nella nota – relativa alla gara Bisceglie-Lecce, il Calcio Catania intende replicare. La dichiarazione del nostro Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco si rivela chiaramente corretta nel sottolineare l’iniquità della prima decisione da parte del Prefetto di Barletta – Andria – Trani, che aveva inizialmente vietato ai tifosi del Bisceglie di poter assistere alla gara della propria squadra adducendo criticità strutturali mai rilevate prima di questa partita. I successivi sviluppi, con la logica apertura delle porte ai tifosi della squadra di casa, confermano nei fatti l’esattezza del rilievo mosso dal nostro Amministratore Delegato”.
“Siamo comunque semplicemente sbalorditi dall’imbarazzante presa di posizione da parte della Lega Italiana Calcio Professionistico e dai contenuti di questa nota, inopinatamente (e forse opportunamente?) non firmata da chi censura con fermezza. Non risulta a questa società di aver letto alcuna nota quando alla tifoseria del Catania, tra le più soggette a provvedimenti restrittivi, è stata vietata la trasferta: è accaduto prima delle gare giocate a Caserta, Siracusa, Rende e Lecce. Premurarsi di spiegare il perché di una restrizione, attraverso una nota ufficiale, sembra esagerato”.
“Il vaso tracima e si travalica ogni limite di buon senso quando poi, addirittura, ci si erge a giudici degli atteggiamenti del nostro Amministratore Delegato che alimenterebbero polemiche strumentali e non garantirebbero, udite udite, il sereno svolgimento delle competizioni. Si ricorda all’estensore della nota che, nell’ambito di una partita di calcio e di un campionato, le schermaglie dialettiche, peraltro sempre precedute dal riconoscimento del valore dell’avversario, hanno come protagonisti diversi soggetti e rimangono pur sempre schermaglie dialettiche. Di conseguenza, sorprende ancor più che venga citato quale unico protagonista delle stesse il nostro Amministratore Delegato. Pur non nascondendo la nostra insoddisfazione e preoccupazione per un autogol così marchiano da parte della Lega Pro, ribadiamo la nostra assoluta fiducia nel mantenimento di un’imparzialità che è tra i principali doveri istituzionali della Lega Italiana Calcio Professionistico”.