PALERMO – L’attore John Turturro ha passato un fine settimana a Palermo dove ha incontrato il sindaco Leoluca Orlando e i vertici del Teatro Massimo, per discutere i dettagli del suo prossimo impegno: “Rigoletto” di Giuseppe Verdi che debutterà nel capoluogo siciliano il 13 ottobre.
Sulla regia del capolavoro verdiano Turturro tace per il momento: “In questo momento – spiega – non posso distrarmi un attimo dal ruolo di Guglielmo da Baskerville, le riprese sono in corso a Roma, recito con il mio antagonista Rupert Everett, nella parte di Bernardo Gui, il temibile domenicano”.
Il ruolo di Guglielmo da Baskerville fu di Sean Connery nel film “Il nome della rosa”, tratto dal più celebre dei romanzi di Umberto Eco. “Non l’ho visto – rivela l’attore statunitense – e di proposito, poteva forse condizionarmi, e poi il film era il frutto di una forte riduzione del romanzo. Qui invece abbiamo otto lunghe puntate, dirette da Giacomo Battiato, è un impegno arduo”.
Per “Rigoletto” Turturro, che ha origini siciliane, non nasconde di essere molto interessato ai cantanti: ha chiesto di Leo Nucci, il grande baritono che interpreterà il ruolo, mentre per Gilda non si sa ancora quale sarà il soprano.
E’ molto curioso di tutto ciò che è italiano, non si lascia intervistare facilmente, ma è lui che intervista tutti quelli che incontra. Racconta di come il nonno gli trasmise la passione per l’ opera, e di come Brooklyn risuonasse delle melodie verdiane, unico, flebile legame con la madre patria. Con “Rigoletto” Turturro rende omaggio alla sua famiglia, alla cittadinanza italiana e al padre che con enormi sacrifici gli consentì di frequentare la Yale school of drama. Potenza della lirica.
A Palermo per Rigoletto c’è Turturro
Nel fine settimana l'incontro col sindaco. L'attore-regista americano debutterà il 13 ottobre al Teatro Massimo