Sentenze “comprate” a Siracusa: indagati altri due magistrati

Coinvolti il sostituto procuratore Marco Di Mauro e l'ex pm Maurizio Musco, già condannato per abuso d'ufficio

Interrogato per oltre 6 ore ex pm Longo

PALERMO – Ci sono altri due magistrati indagati nell’inchiesta della procura di Messina che ha coinvolto l’ex pm di Siracusa Giancarlo Longo, arrestato martedì con le accuse di corruzione, associazione a delinquere e falso.
Si tratta del sostituto procuratore Marco Di Mauro e dell’ex pm Maurizio Musco, già condannato per abuso d’ufficio con sentenza definitiva in altro procedimento.
Indagati anche l’avvocato Ornella Ambrogio e il suocero di Longo, accusato di riciclaggio. Longo da alcune ore sta rendendo interrogatorio.
Musco e Di Mauro, nei cui confronti sono state effettuate perquisizioni, hanno ricevuto l’avviso di garanzia nei giorni scorsi. Secondo i pm di Messina, Longo, in cambio di denaro e regali, avrebbe pilotato una serie di indagini per favorire i clienti di due avvocati siracusani: Piero Amara, che è anche legale dell’Eni, e Giuseppe Calafiore.
Amara è finito in manette e sarà interrogato domani a Roma, mentre Calafiore è latitante a Dubai. L’indagine, coordinata dal procuratore di Messina Maurizio de Lucia, si intreccia con un’altra inchiesta dei pm romani su sentenze del Consiglio di Stato “comprate”. Anche nel filone romano, che riguarda tra gli altri l’ex presidente del CdS Riccardo Virgilio, è coinvolto Amara.

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