La coppia (di) Davis. Due gol, due spallate targate Curiale e la Reggina va giù. Con qualche sofferenza rossazzurra di troppo nel finale, ma va giù.
Una doppietta dell’attaccante etneo, neo capocannoniere del campionato a quota 12 insieme col leccese Saraniti, permette al Catania di cominciare nel migliore dei modi il trittico settimanale che potrebbe imprimere una svolta decisiva alla lotta di vertice: il 2-1 sugli amaranto vale il ritorno al secondo posto in solitario, a +2 sul Trapani grazie al pari interno dei granata col Bisceglie, e mette pressione alla capolista Lecce, ora a -4 in attesa dell’insidioso posticipo di lunedì a Cosenza.
Il fatto che i due sigilli di Curiale maturino in avvio di entrambe le frazioni di gioco non è affatto casuale. Biagianti e soci fanno fruttare al meglio il buon approccio ai due tempi valorizzando i guizzi degli esterni offensivi e il senso del gol del centravanti, che prima ribadisce in rete un cross di Di Grazia toccato da Laezza e respinto dal palo e poi irrompe nell’area piccola per spingere in porta un assist servitogli da Manneh.
Tra i due centri, ossia per l’intero primo tempo, va in scena una gara di contenuti francamente modesti e di emozioni quasi nulle, testimoniate dal numero di angoli battuti da entrambe le formazioni: zero. La Reggina palesa limiti evidenti in fase di costruzione che ne spiegano la scarsa efficacia in fase realizzativa (secondo peggior attacco del torneo, meglio solo dell’Akragas) nonostante due punte non da buttare (Bianchimano e Tulissi) e il Catania si accontenta di gestire la situazione senza impensierire Cucchietti.
Nel 4-3-3 di Lucarelli i laterali bassi, Semenzato e Marchese, non sono in grande giornata e al centrocampo, privo dello squalificato Lodi, manca un po’ di brillantezza. Il 2-0 sembra mettere la strada in discesa e in effetti le occasioni per il tris non mancano. Il Catania ha il torto di non sfruttarle andando solo a un soffio dalla terza rete con due diagonali di Curiale e Di Grazia fuori di pochi centimetri.
Maurizi cerca di mescolare le carte cambiando l’intera mediana, ma per riaprire un incontro che sembra già chiuso serve il classico episodio: dal primo corner concesso agli ospiti, frutto di un errato appoggio di petto di Semenzato, nasce il 2-1 di Laezza, pronto ad anticipare Aya e a spingere in fondo al sacco un pallone prolungato da Bianchimano.
Spiazzato, il Catania trema, rischia su un sinistro ravvicinato del nuovo entrato Sparacello sul quale Pisseri, inoperoso sino al gol, è decisivo e respira solo quando un altro nuovo entrato, Condemi, si fa espellere per un fallo su ripartenza etnea che gli costa il secondo giallo e dunque l’espulsione.
Lucarelli, che nel frattempo è passato al 3-5-2 inserendo Blondett per Curiale e riproponendo Russotto dopo una lunga assenza, può rifiatare per una vittoria meritata ma il riferimento a Tafazzi nel post gara è un monito che i suoi dovranno tenere nella giusta considerazione.
Mettiamola così: se in C bisogna saper soffrire, il Catania, come ha detto il suo tecnico, ha dimostrato di essersi adattato alla categoria. Recepito il messaggio, la prossima volta, però, certe sofferenze gratuite sarebbe preferibile evitarle.
CATANIA-REGGINA 2-1
Catania (4-3-3): Pisseri 6.5, Semenzato 5.5, Aya 5.5, Bogdan 5.5, Marchese 5.5 (40′ st Porcino sv), Rizzo 6, Biagianti 6 (21′ st Bucolo 6), Mazzarani 6, Di Grazia 7 (21′ st Barisic 6), Curiale 8 (40′ st Blondett sv), Manneh 6.5 (28′ st Russotto sv). In panchina: Martinez, Esposito, Tedeschi, Papaserio, Brodic, Ripa. Allenatore: Lucarelli 6.5.
Reggina (3-5-2): Cucchietti 6, Laezza 6.5, Ferrani 5.5, Pasqualoni 5.5, Hadziosmanovic 5, Marino 5 (12′ st Condemi 5), Fortunato 5.5 (12′ st Provenzano 5), Mezavilla 5 (12′ st Castiglia 6; 30′ st Giuffrida 6), Armeno 5, Bianchimano 6, Tulissi 5.5 (9′ st Sparacello 5.5). In panchina: Licastro, Turrin, Auriletto, Gatti, Bezzicheri, Arras, Franchi. Allenatore Maurizi 5.
Arbitro: Dionisi di L’Aquila 6.5
Reti: 4′ pt Curiale; 5′ st Curiale, 35′ st Laezza.
Note: spettatori 8.061 (5.202 abbonati, 2.814 paganti), incasso 24.215 euro. Ammoniti Bianchimano, Biagianti, Barisic. Espulso Condemi (39′ st) per doppia ammonizione. Angoli: 2-2. Recupero: 0′; 5′.