La delusione non è stata ancora smaltita. Il giorno di riposo dopo la sconfitta di Matera serve al Catania per sbollire rabbia e rimpianti. Il 2-1 contro i lucani brucia non solo per l’occasione persa, visto che con una vittoria gli etnei avrebbero superato il Trapani al secondo posto, ma anche per come è maturato.
L’ennesima doccia fredda nei minuti finali di un incontro che avrebbe potuto assumere una piega ben diversa rappresenta il secondo stop di fila per gli uomini di Lucarelli, che in questo campionato solo in un’altra occasione avevano perso due gare di fila (Leonzio e Reggina nel girone d’andata), e spiega il momento delicato attraversato dai rossazzurri, il cui percorso di approccio ai play off non è stato sin qui dei migliori.
Lucarelli resta al suo posto in panchina, ma la società si attende una reazione forte nell’ultimo impegno della stagione regolare in casa contro il Rende. In ballo, tra l’altro, c’è ancora la seconda piazza, visto che il Trapani è atteso dalla non semplice trasferta di Cosenza e che in caso di mancato successo dei granata in Calabria e di contemporanea vittoria di Biagianti e compagni la seconda piazza andrebbe proprio al Catania.
I rossazzurri, che torneranno ad allenarsi martedì pomeriggio, domenica dovranno fare a meno di Ramzi Aya, protagonista di uno screzio con Barisic a fine partita e fermato per un turno dal giudice sportivo dopo l’ammonizione rimediata a Matera. Out anche l’infortunato Lodi, da verificare le condizioni di Marchese e Ripa, entrambi assenti in terra lucana.