Una remuntada per conquistare la finale dei play off e tenere vivo il sogno del ritorno in B. E’ una gara senza appello, quella che attende il Catania.
Sconfitti immeritatamente nella sfida d’andata, gli etnei ricevono il Siena per la semifinale di ritorno. Per staccare il pass per la finale di Pescara, il 16 prossimo contro la vincente di Cosenza-Sudtirol, serve vincere con due reti di scarto.
Va bene qualsiasi punteggio, visto che i gol in trasferta valgono come quelli in casa: un 2-1 o un 3-2, ad esempio, non qualificherebbe gli ospiti, ma manderebbe le due squadre ai supplementari ed eventualmente ai rigori.
Biagianti e compagni saranno spinti da un Massimino bollente. La prevendita, che continuerà anche domenica, è proseguita a ritmi sostenutissimi toccando quota 17.527 e permetterà con ogni probabilità di superare il record stagionale di presenze registrato contro il Trapani (18.711 spettatori). I cancelli verranno aperti già alle 18.30.
Lucarelli ha convocato 24 elementi. Tutti disponibili eccezion fatta per Fornito, che sta meglio ma non ha ancora smaltito del tutto l’infortunio muscolare. Il tecnico livornese ha provato 4-3-3, sistema di gioco maggiormente adatto a una gara d’attacco, e 3-5-2, modulo che sente più suo, e sceglierà un undici che consentirà di cambiare assetto anche in corsa con gli stessi undici.
Lodi, Barisic e Curiale, rimasti fuori dalla formazione di partenza a Siena, sono pronti a rientrare dal primo minuto, ma occhio alle variabili, da utilizzare eventualmente anche a partita in corso, come Caccavallo, le cui quotazioni sono in ascesa.
Anche il Siena cambierà qualcosa. In difesa D’Ambrosio, dopo aver rimediato una botta al collo del piede contro la Reggiana che ne ha sconsigliato l’utilizzo mercoledì sera, sta meglio ma i tempi di recupero brevi potrebbero indurre Mignani a confermare Sbraga-Panariello come coppia centrale.
A centrocampo spazio a Bulevardi, che rileverà l’infortunato Cristiani, partito con i compagni nonostante le stampelle. In avanti Guberti è pronto a riprendersi una maglia da titolare come trequartista nel 4-3-1-2 di Mignani con Neglia avanzato accanto a Marotta e Santini destinato alla panchina.