PALERMO – “Sono veramente stanco! Se c’è qualcuno interessato ad impossessarsi del Palermo cavalcando campagne denigratorie, anziché remare contro si presenti”. E’ un passaggio della lunga lettera scritta da Giovanni Giammarva, presidente della società rosanero.
“Questa stagione è stata caratterizzata da episodi incomprensibili che oggi mi spingono a poter affermare che il Palermo, la squadra della nostra città, abbia anche tanti nemici – le sue parole – Ogni volta che è stato superato un problema, immediatamente, con ‘fatale’ tempestività, ne è stato creato un altro, una catena di variegati episodi che hanno fortemente ostacolato sia la gestione del club che la corsa verso la Serie A. Mi domando perché, come si può voler male alla squadra della nostra città?”.
Giammarva ammette che per il Palermo “è stato un anno complicato” ma “le vicende giudiziarie e, in particolare, quella fallimentare, da un certo punto di vista hanno rafforzato l’immagine e confermato la solidità della societa’”, “l’unica tra quelle di Serie A e B che può affermare con certezza – perché e’ stato giudizialmente accertato – di ‘avere i conti in regola’, come ho affermato sin dall’inizio. Infatti, come emerso a seguito degli accertamenti processuali, la società è al livello dei grandi club della massima serie sia economicamente che finanziariamente”.
Tuttavia quanto accaduto ha avuto delle ripercussioni (“gli istituti di credito si allarmano, potenziali investitori rivolgono altrove le proprie attenzioni, gli sponsor si dileguano, anche gli atleti, che ricordo essere tesserati/dipendenti della società, ne risentono anche psicologicamente e quelli interpellati durante la finestra di mercato invernale non hanno avuto la serenità di valutare un trasferimento a Palermo”) e, “considerato tutto ciò, mi sento di poter affermare che fare di più era obiettivamente impossibile”.
Giammarva punta poi il dito contro Moreno Longo. “Mi rattristano alcune affermazioni di chi continua ad insinuare che il Palermo ‘non abbia i bilanci a posto’ e mi meraviglia ancor di più che tali dichiarazioni siano state pronunciate dall’allenatore del Frosinone. Tali affermazioni sono gravemente lesive, oltre che incompatibili con le risultanze delle società di revisione – Covisoc inclusa – e certamente rilevanti per la Procura Federale”.
“Non so quale sarà l’epilogo della stagione – la chiosa del presidente rosanero – Da parte mia non lascerò nulla di intentato. Andremo sino in fondo confidando nella giustizia sportiva e anche ordinaria, prima per il rispetto delle regole. Se poi il risultato finale cambierà, saremo ancora più felici. A mio avviso, sono troppe le concomitanze che hanno compromesso la promozione”.