La serata incandescente del Massimino lascia tracce chiare sulle decisioni del giudice sportivo. Il principio di rissa scoppiato a fine primo tempo e quello nato nel dopo gara portano a una sanzione pecuniaria per il Catania ma soprattutto a ben cinque squalifiche nelle file del Siena, che arriverà decimato alla finale dei play off contro il Cosenza.
La società rossazzurra pagherà un’ammenda di 3.500 euro “perché persona non identificata, ma riconducibile alla società, presente sul terreno di gioco, al termine del primo tempo di gara colpiva con un pugno all’altezza del torace un calciatore della squadra avversaria che non subiva conseguenze; perché propri tesserati, al termine della gara, nel tunnel degli spogliatoi, venivano a contatto con tesserati della squadra avversaria e addetti alla sicurezza, generando una rissa successivamente sedata”.
Ammenda di 1.500 euro al Siena “perché propri tesserati, al termine della gara nel tunnel degli spogliatoi, venivano a contatto con tesserati della squadra avversaria e addetti alla sicurezza, generando una rissa successivamente sedata”.
Ma a carico del club toscano arrivano soprattutto le squalifiche di ben cinque giocatori. Mano pesante per l’attaccante Santini e il centrocampista Bulevardi, stoppati entrambi per quattro turni: la punta è stata fermata “perché al termine della gara, nel tunnel degli spogliatoi, nell’ambito di una colluttazione fra tesserati di entrambe le squadre, tentava di colpire con un calcio un tesserato della squadra avversaria, non riuscendovi, e colpendo invece al fianco destro un addetto federale, provocandogli forte dolore e la necessità di cure mediche”; il centrocampista “per recidività in ammonizione e perché, al termine della gara, rientrava negli spogliatoi urlando a voce alta “abbiamo vinto contro tutti e contro la Lega”, frase inopportuna e oltraggiosa”.
Un turno ai due espulsi sul campo, i difensori Iapichino e Rondanini, e al centrocampista Gerli, diffidato e ammonito al Massimino.