PALERMO – “Per me Palermo è un punto di partenza, ho 30 anni ma è come se ne avessi 20. Sto bene, sono contento. Per me è un’occasione d’oro, sta a me ripagare la fiducia del patron Zamparini e del ds Foschi. Non mi aspettavo questa chiamata”. Si presenta con grande determinazione e voglia Alessandro Salvi, difensore del Palermo, ex Cittadella, classe ’88.
“La mia ambizione è la stessa della società: la Serie A io l’ho sfiorata lo scorso anno, l’ha sfiorata anche il Palermo. E’ il mio grande sogno, ci sono tutti i mezzi per potercela fare. Riguardo allo scorso campionato, lo dico da avversario, se c’era una squadra che doveva andare in A era il Palermo”.
Salvi si dice colpito positivamente dai suoi nuovi compagni: “Ho trovato grande voglia ed entusiasmo, ho subito un piccolo intervento due settimane fa e non ho potuto lavorare in gruppo”.
Il nuovo acquisto rosanero rivela di avere avuto buone referenze da un ex del Palermo, ovvero Andrea Belotti: “Mi sono visto in estate con Belotti e mi ha parlato benissimo di Palermo, dell’ambiente e della società e questo mi ha dato una spinta in più”.
Doveroso tornare alla scorsa stagione che ha visto il suo Cittadella tra le protagoniste: “Noi non guardavamo l’avversario, avevamo la nostra identità di gioco, grande pressione, giocavamo alti e non prendevamo grandi contromisure in base all’avversario, la nostra mentalità ci ha portato a ottimi risultati”.
“Le principali avversarie quest’anno? Le tre retrocesse, Benevento, Crotone e Verona e come sorpresa potrei dire Brescia, Cellino sta facendo degli investimenti. Anche il Cittadella potrebbe essere una sorpresa, ma anche lì hanno fatto una rivoluzione”.