Il Collegio di Garanzia dello Sport, presieduto da Franco Frattini, ha respinto il ricorso dell’Avellino confermando l’esclusione dal campionato di Serie B.
Secondo il Collegio di Garanzia, la società irpina “apparirebbe in possesso dei requisiti di idoneità e sostenibilità finanziaria”, ma non avendo impugnato “nei termini previsti il comunicato ufficiale numero 49 nel quale è indicata una scansione procedimentale enormemente ristretta, ma nondimeno vincolante” per la presentazione delle garanzie finanziarie, non è stato possibile “valutare la legittimità dei criteri formalistici”.
“Il ricorso – ha spiegato, dal canto suo, l’avvocato Eduardo Chiacchio – è stato respinto perché non sarebbe stato impugnato per tempo il comunicato ufficiale di maggio. Ma ci sono delle aperture da valutare con la massima attenzione. Bisogna agire subito con un avvocato amministrativista. Oggi finisce la fase sportiva e già da stasera deve aprirsi quella amministrativa, che nel caso sarà al Tar del Lazio”.
Il Collegio di Garanzia ha inoltre respinto l’istanza cautelare del Bari, che contestava alla Figc l’estromissione dalla B a causa dell’inosservanza di numerosi adempimenti riscontrata dalla Covisoc.
I posti vacanti in B al momento restano dunque tre (Avellino, Bari e Cesena). A questo punto, in chiave ripescaggi e quindi in ottica Catania, si aspetta il pronunciamento della Caf, previsto per domani, sul ricorso contro la norma pro Novara che ha rimesso in corsa per la cadetteria anche gli etnei.