“Faremo ricorso contro la sentenza pro Novara e se non dovesse bastare siamo disposti ad andare davanti alla Corte Federale, poi al Collegio di garanzia fino ad arrivare al Tar del Lazio”. Così Stefano Ranucci, presidente della Ternana, una delle società di C che verrebbero tagliate fuori dalla corsa al ripescaggio se venisse confermata la sentenza vinta dal Novara.
“Noi di fatto siamo degli imbecilli che abbiamo bilanci in regola e paghiamo regolarmente gli stipendi – prosegue il numero uno del club rossoverde – perché se venisse confermata questa sentenza verrebbero premiate le società meno virtuose. Contrastare questa decisione del Tribunale federale consentirebbe alla Figc di avviare il tanto atteso risanamento del calcio sostenendo l’impegno di imprenditori seri a capo di aziende sane”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i legali della società, gli avvocati Fabio Giotti e Massimo Proietti: “Con l’occasione sollecitiamo la giustizia sportiva ad inviarci le motivazioni del ricorso vinto dal Novara così potremmo mettere mano al ricorso. Una cosa è certa: se non dovessero bastare tutti i gradi della giustizia sportiva siamo pronti anche a procedere con la giustizia ordinaria perchè siamo di fronte a un interesse leso non solo sportivo ma giuridicamente rilevante”.
“Spero che al ricorso contro la sentenza pro Novara oltre a noi e altre società ci sia anche la Figc – ha concluso Ranucci – siamo decisi a combattere questa battaglia in maniera lecita ma con grande fermezza fino alla Corte Europea se necessario”.
Intanto, il Bari, dopo il fallimento e l’estromissione dalla B, cerca di salvare il salvabile. Nella richiesta ufficiale di assegnazione del titolo sportivo, il sindaco Antonio Decaro chiederà alla Figc una deroga che consenta alla nuova squadra di partecipare alla terza serie: “Sappiamo bene che si tratta di un’operazione difficilissima – spiega il primo cittadino in una nota – ma vogliamo tentare tutto il possibile per fare ripartire il calcio cittadino da un campionato più consono alla nostra tradizione sportiva”.
La convenienza sarebbe reciproca, secondo il primo cittadino di Bari: “Crediamo che la nostra esperienza e la passione sportiva delle migliaia di tifosi baresi possa sostenere il campionato in un momento difficile per la Serie C. Resta chiaro – conclude Decaro – che, anche nel caso in cui la Figc dovesse respingere la richiesta di deroga, la città sosterrà comunque la squadra”.