E’ sempre più caotica l’estate del calcio italiano. L’esclusione di Bari, Cesena e Avellino dalla prossima Serie B e l’accoglimento del ricorso pro Novara che ha piazzato in cima alla lista dei club ripescabili gli stessi piemontesi e il Catania ha scatenato una serie di reazioni che rendono ancora più complesso il quadro.
Nel pomeriggio, l’Avellino ha inoltrato al Collegio di Garanzia del Coni l’incartamento per l’impugnazione dell’atto di esclusione degli irpini dal prossimo campionato cadetto a causa di una fideiussione non a norma. “Il ricorso – spiega un comunicato del club – è stato redatto dallo Studio Legale Chiacchio che ha coordinato diverse professionalità specialistiche le quali discuteranno insieme con il relatore Eduardo Chiacchio delle differenti tematiche in sede di ricorso. Il presidente Walter Taccone intende ringraziare l’avv. Chiacchio e tutta la sua equipe per il notevole lavoro approntato e i professionisti che lo hanno coadiuvato, ognuno per le proprie competenze”.
Anche il Siena, tramite nota ufficiale, è sceso formalmente in campo. “Robur Siena S.p.A. – spiega un comunicato della società – oggi pomeriggio ha presentato a mezzo dell’avvocato Antonio de Rensis ricorso contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare dello scorso 17 luglio per annullare la delibera del Commissario Straordinario FIGC del 30 maggio scorso. La società confida in una rapida fissazione dell’udienza affinché la vicenda possa essere compiutamente definita prima dell’inizio del campionato”. Discorso analogo per la Ternana, affidatasi agli avvocati Massimo Proietti e Fabio Giotti, coadiuvati da Mario Spasiano di Napoli e Paolo Tanda della Unicusano.
Non bastassero le società già scese in campo, ecco aggiungersene altre. E’ il caso del Bari. Come comunicato dal Coni, “il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un ricorso da parte della società pugliese contro la Figc avverso il provvedimento del Commissario Straordinario FIGC, pubblicato sul C.U. n. 22 del 20 luglio 2018, con il quale lo stesso Commissario, tenuto conto dell’inosservanza di numerosi adempimenti all’uopo prescritti da parte del Bari, ha preso atto della non concessione della Licenza Nazionale 2018/2019 in favore del Bari e della conseguente non ammissione della società al Campionato di Serie B. La società ricorrente chiede al Collegio di Garanzia: di emettere, in forma inaudita altera parte, un provvedimento per la temporanea inibitoria dello svincolo dei tesserati, ai sensi dell’art. 110 NOIF; di concedere al F.C. Bari un termine non inferiore a tre giorni lavorativi per consentire alla societa’ di provvedere alla regolarizzazione di tutti gli adempimenti necessari per il rilascio della Licenza Nazionale e per l’ammissione al Campionato di Serie B per la s.s. 2018/2019, autorizzando sin d’ora l’eventuale ammissione del club in sovrannumero”.
Anche il Racing Aprilia, ex Racing Fondi, ha presentato ricorso alla Figc chiedendo la retrocessione del Matera e quindi il ripescaggio dei laziali in C a causa degli stipendi e degli incentivi all’esodo non pagati dai lucani.
Intanto, il Catania attende con particolare interesse la pronuncia, attesa entro mercoledì, sul caso delle plusvalenze fittizie tra Chievo e Cesena. Nel caso in cui non venisse accolta la richiesta di penalizzazione di 15 punti per entrambi i club, i posti vacanti in B resterebbero tre. Qualora invece venisse inflitto il -15 con riferimento allo scorso campionato, i romagnoli sarebbero da considerare retrocessi sul campo a beneficio dell’Entella togliendo quindi un posto a disposizione per i ripescaggi.