ROMA – Il Parma comincerà la prossima Serie A senza penalizzazione, mentre Emanuele Calaiò ha avuto una qualifica soft fino al 31 dicembre. Sono le decisioni della Corte d’appello della Figc sul ricorso discusso oggi in merito al caso degli sms. Il Tfn aveva comminato una penalizzazione al club gialloblù di -5 punti e due anni di squalifica a Calaiò. Oggi la Caf ha riformulato la sentenza, comminando al club emiliano soltanto una multa di 30.000 euro e al giocatore uno stop fino al 31 dicembre e 20mila euro multa.
“Dispiace sia stato infangato il mio nome e quello della mia famiglia per dei messaggi – aveva detto Calaiò durante l’udienza – non ho mai pensato di mandare messaggi per un secondo fine. Lo giuro sui miei figli, io sono una persona corretta, sono sempre stato un esempio per i giovani per la mia professionalità”.
“Speravo di non dover arrivare a questo punto per difendermi da una cosa che non ho mai fatto – ha proseguito Calaiò rivolgendosi alla Corte – Vorrei finire la mia carriera come l’ho iniziata, professionalmente, correttamente e con la limpidezza che mi ha sempre contraddistinto. Se avessi voluto alterare una partita, sicuramente non lo avrei fatto con Whatsapp ma da Parma a La Spezia sono un’ora di macchina e sarei andato lì di persona. Voglio uscire pulito da questa situazione tutti quanti siamo stati parecchio danneggiati e sbattuti in prima pagina. Ne abbiamo passate abbastanza”.