a. cig.) I leoni sono usciti dalla gabbia. Hanno ruggito, poi si sono ammansiti. Ma l’unghiata vincente è arrivata. In extremis, però è arrivata.
L’infinito precampionato del Catania porta dritti a Rende, pianeta Serie C. Mentre nella dimensione parallela della giustizia (chiamiamola così) sportiva ricorsi e contenziosi continuano a moltiplicarsi (lunedì il Tfn dovrà pronunciarsi sul format della B), il mondo reale chiama i rossazzurri a misurarsi con quel calcio giocato del quale si erano perse le tracce.
I 79 giorni di preparazione, come si temeva, lasciano scorie. Più fisiche che mentali, a giudicare da quel che si vede al debutto stagionale in Calabria. Gli etnei non hanno ancora il ritmo partita, perdono intensità dopo un avvio a pieni giri e soffrono quando i padroni di casa accelerano.
Dover fronteggiare subito un avversario in salute come il Rende, primo a punteggio pieno dopo tre giornate, non aiuta. Ma il Catania ha molte frecce al proprio arco. Una di queste, i calci piazzati, serve a sferrare il fendente risolutivo grazie a due specialisti del settore: Lodi dalla bandierina pesca con la consueta perizia Silvestri, difensore-bomber, colpo di testa vincente e il gioco è fatto.
Detto così sembra facile, ma non è affatto così. Il Catania ha voglia di sfogarsi per la lunga attesa e parte forte, come chiesto alla vigilia dal suo allenatore. Il 4-2-3-1 di Sottil è quello annunciato e punge soprattutto a sinistra, dove si muove Manneh. Un tiro del gambiano respinto da Savelloni è il preludio al gol: recupero palla etneo sulla trequarti, Lodi in mezzo per Curiale che non aggancia ma favorisce l’inserimento di Manneh, lesto a battere sotto misura.
Tutto semplice. Anche troppo. Gli etnei sembrano padroni del campo, ma non dura. Il gol toglie soggezione al Rende, che alza i giri del motore puntando su ritmo e doti atletiche di mediani ed esterni. Il Catania soffre soprattutto a sinistra, dove Scaglia non riesce a contenere Viteritti.
I rossazzurri si allungano patendo le accelerazioni biancorosse, rischiano su una girata di Rossini sull’esterno della rete e su un tiro di Vivacqua sul quale è provvidenziale Aya ma capitolano sul sinistro francamente non irresistibile del dinamico Awua, che dal limite batte Pisseri.
Una prodezza di Pisseri su un tiro a botta sicura di Gigliotti dal cuore dell’area, un’altra provvidenziale pezza messa da Aya su Vivacqua e un tentativo dello stesso Vivacqua dal limite con tiro a giro fuori di poco certificano i problemi di Biagianti e compagni.
L’intervallo spezza lo slancio dei padroni di casa e consente al Catania di ricompattarsi. Sottil mette dentro forze fresche traendo benefici soprattutto dall’inserimento di Baraye a sinistra. Il Rende, che ha speso molto nel primo tempo, cala di tono e i rossazzurri non rischiano più nulla.
La ripresa scorre senza sussulti. Le due squadre nel finale sembrano quasi accontentarsi del pari sino a quando Lodi e Silvestri non decidono che l’uno a uno magari potrebbe andare ma che i tre punti sono decisamente meglio. La reazione dei padroni di casa è tutta in una punizione di Franco respinta senza problemi da Pisseri.
E’ l’epilogo di un bel sabato rossazzurro. Perché il Catania ha vinto, ma non solo. La vera riflessione a margine, da qualunque angolazione la si voglia vedere, è una sola: quanto è bello il calcio giocato?
RENDE-CATANIA 1-2
Rende (3-4-3): Savelloni 6; Germinio 6, Minelli 6, Sabato 6 (1′ st Calvanese 6); Viteritti 7 (22′ st Godano 6), Franco 6, Awua 7, Blaze 6.5; Gigliotti 6.5 (7′ st Giannotti 5.5), Rossini 5.5, Vivacqua 6. In panchina: Palermo, Borsellini, Maddaloni, Cipolla, Sanzone, Di Giorno, Laaribi. Allenatore: Modesto 6.
Catania (4-2-3-1): Pisseri 6; Calapai 6, Aya 7, Silvestri 7, Scaglia 5 (11′ st Baraye 6.5); Biagianti 5.5 (11′ st Bucolo 6.5), G. Rizzo 6; Barisic 6, Lodi 6.5, Manneh 6.5 (23′ st Vassallo 6); Curiale 5.5 (35′ st Brodic sv). In panchina: Pulidori, Fabiani, Lovric, Angiulli, Mujikic, Esposito, A. Rizzo. Allenatore: Sottil 6.5.
Arbitro: Maranesi di Ciampino 6.5
Reti: 13′ pt Manneh, 31′ pt Awua, 38′ st Silvestri.
Note: spettatori 468 per un incasso di 2.825 euro. Ammoniti: Awua, Viteritti, Angiulli, Curiale. Angoli: 6-3. Recupero: 2′, 5′.