PALERMO – “Potessi rifare le regole farei come nel calcio fiorentino in cui giocano in tantissimi. Dovrò fare delle scelte perché c’è chi è più stanco di altri”. Usa una battuta per annunciare che farà rifiatare qualcuno l’allenatore del Palermo Bruno Tedino alla vigilia della trasferta di Brescia, dove martedì alle 21 i rosanero affronteranno i padroni di casa allenati dall’ex Eugenio Corini.
“Non è che io mi diverta a cambiare giocatori – spiega l’allenatore del Palermo – ma ci sono analisi che facciamo con lo staff; quando c’è da prendere una decisione mi assumo le responsabilità e le faccio. Non posso rischiare di perdere un giocatore per due mesi perché gli chiedo di stringere i denti pensando che dopo c’è la sosta. Valutiamo tutto, dati fisici e aspetti psicologici. Se giochiamo la schedina dopo le partite facciamo sempre 13, se fai giocare X al posto di Y se va bene hai fortuna, se fai male sei un c… So che ho un gruppo unito e forte, con ragazzi intelligenti e posso scegliere”.
Tedino domani andrà a caccia della terza vittoria di fila, filotto mai riuscito da quando è sulla panchina rosanero. Sulla sua strada, però, troverà Eugenio Corini, l’ex rosanero che l’anno scorso, alla guida del Novara, fu il primo a battere il Palermo al Barbera.
“Avevamo fatto bene nel primo tempo – ricorda Tedino – poi abbiamo preso gol e per colpa mia, per i cambi che ho fatto per cercare di recuperare, ci siamo disuniti e preso gol in contropiede. Però non credo che possano esserci analogie fra il Novara e il Brescia di Corini. L’allenatore è arrivato adesso, non ha avuto il tempo di incidere. Ma è un tecnico preparato e intelligente e la sua squadra si deve temere ugualmente. Dobbiamo fare una grande partita se vogliamo fare un risultato importante”.
A Brescia mancherà Cesar Falletti, non convocato. Il trequartista uruguaiano del Palermo è stato costretto da gravi motivi familiari a tornare immediatamente nel suo paese. Tedino ha convocato 22 giocatori: oltre Falletti, mancano gli infortunati Struna, Chochev e Rispoli.