Un altro rinvio. L’ennesimo di una vicenda ormai infinita. Con i ricorsi dei club che ambiscono al ripescaggio in Serie B si è conclusa, dopo quasi quattro ore, la sessione di udienze al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Salone d’Onore del Coni.
La pronuncia sembrava in arrivo per stasera e invece, nel tardo pomeriggio, ecco l’annuncio del presidente del Collegio, Franco Frattini: “Io per primo non avevo un’idea che avevo maturato prima, abbiamo ascoltato, rifletteremo. Credo che tra lunedì sera, massimo martedì mattina decideremo in via definitiva. Siamo giunti a una conclusione di riflettere su tutti gli argomenti che le parti ci hanno presentati in tre ore e mezzo di discussione. Non sarebbe stato serio decidere in un’ora e mezzo”.
Sul sorteggio dei calendari di Serie C, fissato per sabato pomeriggio, Frattini ha detto: “Questo dipende dalla Serie C. Noi abbiamo valutato che domenica la B non si gioca. Molto peggio sarebbe stato, e il Collegio mai lo avrebbe fatto, decidere frettolosamente su una questione così delicata”. Poco dopo, la Lega Pro ha annunciato “suo malgrado” lo slittamento a data da destinarsi dei calendari.
LE RICHIESTE – Ternana, Pro Vercelli, Novara, Catania e Siena hanno chiesto di annullare la delibera del commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, con cui si è deciso di bloccare i ripescaggi in Serie B a 19 squadre. Dall’esito della decisione dipenderanno i format dei campionato di Serie B e C. Per la serie cadetta, iniziata lo scorso 24 agosto, c’è la possibilità del ritorno a 22 squadre.
In difesa della Federcalcio, l’avvocato Giulio Napolitano, ha rilevato che “non c’è nell’ordinamento sportivo nazionale e federale nessuna norma che regoli l’integrazione dei campionati e i diritti al ripescaggio. Il commissario aveva non solo il potere ma anche il dovere di adottare tutti gli atti per il funzionamento della Federazione. Tra gli atti necessari ci possono anche essere atti di carattere regolamentare. Quanto fatto da Fabbricini è perfettamente coerente con il suo mandato. È stato deciso di far giocare la Serie B alle sole squadre che hanno maturato il diritto di giocarlo sul campo”.
Sul punto, gli avvocati della Lega di B, Avilio Presutti e Marco Laudani, hanno rimarcato: “Non si può invocare un provvedimento come sbarramento a qualsiasi attività. Oggi c’è perfetta assonanza tra la posizione della Lega e quella della Figc. Il campionato andava disputato a 19 squadre. Tutto cambia solo se il collegio ci dice se si può o meno modificare l’ordinamento. Se esiste un organo straordinario e non un commissario ad acta, va da sé che quel soggetto incorpora tutti i poteri che l’ordinamento che lui va ad applicare gli assegna”.
Sia la Figc che la Lega di B hanno comunque assicurato che in caso di rigetto del ricorso, i soldi versati dai club come garanzia a fondo perduto saranno restituiti. Per il rigetto dei ricorsi dei club, anche la Procura del Coni: “Riteniamo – le parole dell’avvocato Vecchio – che non vi sia un diritto al ripescaggio. Nel comunicato 18 si fa espressamente riferimento alla possibilità di una ‘eventuale’ integrazione, non è una certezza. E poi, i poteri del commissario sono gli stessi del Consiglio federale, tutti”.
BOTTA E RISPOSTA – In precedenza, scintille tra l’avvocato Napolitano e il Catania, rappresentato dagli avvocati Edoardo Chiacchio, Ida Linda Reitano, Federico Tedeschini e Giuseppe Gitto. “Quel che mi preoccupa dal punto di vista della giustizia sportiva – ha detto Napolitano – è che stiamo assistendo a un secondo campionato. Un campionato giudiziario a sei squadre, più altri partecipanti. Ed è un campionato giudiziario che diversamente dal campo si gioca senza esclusione di colpi. Ieri è accaduto un fatto grave, che il commissario straordinario della Figc è stato denunciato per abuso d’ufficio dopo una vita dedicata allo sport. Questo trasforma il giudizio odierno in una sorta di processo penale con rito immediato: stiamo creando i presupposti per un’incriminazione o una condanna per abuso d’ufficio, cosa che trovo molto grave”. La replica del club etneo è arrivata tramite l’avvocato Giuseppe Gitto: “In uno stato di diritto – le sue parole – ritengo che non sia grave che un soggetto eserciti un diritto garantito. È grave, invece, che venga richiesto a questo Collegio di giudicare secondo pietà per evitare una condanna”.
GLI ALTRI PUNTI – Da valutare anche il ricorso dei club, con l’aggiunta dell’Entella (che ha presentato domanda di ripescaggio per il caso delle plusvalenze del Cesena), sulla sentenza della Corte d’appello federale che ha annullato l’efficacia della norma che pone il veto sul ripescaggio ai club colpiti da condanna per illecito sportivo e amministrativo nelle ultime tre stagioni: “L’assurdità è che si investe un organo di giustizia sportiva nel decidere su un’attività amministrativa, vi prego di prendere posizione su questo tema”, la richiesta accorata dell’avvocato della Federcalcio, Luigi Medugno. Il Novara, dal canto suo, ha chiesto l’inammissibilità dei ricorsi presentati da Siena, Ternana e Pro Vercelli, club che secondo la tesi dei legali della società piemontese non avevano titolo per opporsi non avendo presentato ricorso la Figc.
LE DECISIONI – Il Collegio di Garanzia si è pronunciato sugli altri due punti all’ordine del giorno. La decisione sul calcio donne ribalta la sentenza della Corte d’appello federale: i campionati femminili di Serie A e B tornano sotto l’egida della Figc, il campionato interregionale invece resta alla Lega nazionale dilettanti.
Lo stesso Collegio ha dichiarato “la cessata materia del contendere” in riferimento al ricorso contro la proroga del commissariamento della Federcalcio e per la convocazione delle elezioni alla prima data utile. Secondo il Collegio riunito a sezioni unite, l’effettiva convocazione dell’assemblea da parte del commissario Roberto Fabbricini fa cessare la materia del contendere, al contrario di quanto sostenuto dall’avvocato dei ricorrenti, Giancarlo Viglione. Al contempo il Collegio di Garanzia ha auspicato “che i poteri del commissario straordinario vengano esercitati nei limiti fisiologici funzionali, in vista della Assemblea Elettiva, salvo gli atti necessitati e fermo restando l’espletamento dell’attività di ordinaria amministrazione”.
Esulta l’avvocato delle parti, Giancarlo Viglione: “Siamo molto contenti perché la convocazione ha significato la cessazione dei poteri del commissario relativamente alle modifiche statutarie. Con questo dispositivo, viene accolta la nostra tesi secondo cui il commissario non può recepire i principi informatori del Coni. Lo farà il prossimo presidente e consiglio federale”.