ROMA – Deve essere il calcio dal suo interno a risolvere i propri problemi, non serve una tutela esterna: pochi giorni dopo il suo intervento all’assemblea elettiva della Figc, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, oggi a Roma, al telefono con l’Ansa interviene nuovamente sulle vicissitudini del calcio italiano.
“Ho osservato con rispetto le vicende travagliate del calcio italiano. L’autonomia del calcio è irrinunciabile, mai più commissariamento del Coni, i livelli di giustizia sportiva debbono essere incardinati nelle federazioni”, ha spiegato il n.1 del calcio mondiale, che è stato anche in visita allo store della società dilettantistica Trastevere e che pochi giorni fa aveva definito il commissariamento “una sconfitta per il calcio e un’anomalia tutta italiana”.
Un concetto ribadito ancora oggi, dopo il varo dell’autoriforma Coni con la nascita di una sezione specifica del Collegio di Garanzia per le ammissioni ai campionati. Ora però il calcio italiano ha voltato pagina con l’elezione del nuovo vertice e Infantino spende parole di stima per Gabriele Gravina: “Apprezzo il lavoro avviato con decisione dalla Figc del neo presidente, la Fifa lo seguirà con attenzione e rispetto, e collaborerà strettamente con la Federcalcio per mettere in atto queste riforme il più presto possibile”.
E di cui si parlerà già da martedì prossimo, giorno in cui è convocato il primo consiglio federale dell’era Gravina, un appuntamento fissato a cavallo tra le decisione del Tar del Lazio che ha ridefinito la serie B a 22 e quella del Consiglio di Stato che l’ha sospesa. In consiglio federale sarà sfida politica sui format, in attesa della decisione sul merito del Consiglio di Stato del 15 novembre.