PIAZZA ARMERINA (ENNA) – “Dichiareremo lo stato di emergenza nelle zone colpite dall’alluvione” nella Sicilia orientale. Il vice premier Luigi Di Maio lo ha annunciato durante un sopralluogo nelle zone che hanno subito maggiori danni a Piazza Armerina, nell’Ennese, assieme al sindaco Nino Cammarata. A una signora che chiedeva l’intervento dello Stato, il ministro ha risposto: “Daremo il massimo supporto al sindaco e a tutti quelli che devono occuparsi della questione”.
Di Maio ha incontrato le cinque famiglie evacuate in via Stradonello, le cui case sono state travolte da una frana causata dal nubifragio dello scorso 21 ottobre e ha assicurato che ci saranno interventi rapidi e certi, a cominciare dalla dichiarazione dello stato di emergenza per calamità naturale.
Ad attendere il ministro anche un gruppo di operatori del Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Mineo e alcuni lavoratori dell’ex reddito minimo. Il rappresentate dei lavoratori del Cara gli ha consegnato un documento sottoscritto dai 160 licenziati, tutti ex operatori del Cara del Catanese.
TSUNAMI SU CATANIA. “Il vice premier Di Maio e il governo si attivino per far sì che alle aziende agricole della Sicilia orientale colpite dalle piogge alluvionali, paragonabili a uno tsunami, sia riconosciuto lo stesso trattamento che hanno ricevuto le aziende agricole di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo messe in ginocchio dal terremoto”, chiede intanto il presidente di Confagricoltura Catania Giovanni Selvaggi.
“Ringrazio il ministro Di Maio per aver deciso di venire a vedere con i propri occhi quanto accaduto – aggiunge -: abbiamo subito una sorta di tsunami e per questo motivo chiediamo anche noi, come già successo per i territori colpiti dai terremoti di fine 2016 e inizio 2017, lo sblocco immediato, da parte dell’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), del pagamento straordinario in anticipo del 100% dei titoli Pac e dei contributi del greening per il 2018 per gli agricoltori delle province di Catania, Enna e Siracusa”.
“GLI AGRICOLTORI SICILIANI ESPORTERANNO IN TUTTO IL MONDO”. A Scordia il ministro ha ribadito il concetto al termine di un sopralluogo insieme al capo della protezione civile Angelo Borrelli nelle zone colpite dall’alluvione delle settimane scorse: “La settimana prossima in consiglio dei ministri abbiamo intenzione di dichiarare lo stato di emergenza per gli alluvionati di Catania. Il fatto principale è che per ora i sindaci, la protezione civile, l’esercito si stanno sobbarcando di gran parte del lavoro. Lo stato di emergenza ci consentirà di risarcire non solo i danni provocati agli edifici pubblici, scuole, comuni e strade, ma anche ai privati”.
“C’è una emergenza importante in questa zona – ha sottolineato il vice premier – che è quella della produzione agrumicola. Il nostro obiettivo è quello di dare il massimo sostegno agli agricoltori. Ci tengo però a dire che quest’area continuerà a produrre quello che ha sempre prodotto dalla terra e quindi nessuno si metta in testa, a livello internazionale e a livello di export, di aver perso un concorrente. Gli agricoltori di questa zona continueranno a produrre delle eccellenza da esportare in tutto il mondo. Lo Stato sarà dalla loro parte. Entro fine anno ci potrà essere lo sblocco delle risorse”.
IN ARRIVO NOVITA’ SUL MUOS. Di Maio infine ha annunciato “novità sul Muos nei prossimi giorni”, senza aggiungere altro. “La Sicilia è nel mio cuore – ha spiegato – e in quello del governo perché se riparte la Sicilia, riparte l’Italia. Noi qui abbiamo da rimettere a posto strade che sono state colpite dall’alluvione, altre che sono state colpite dal sisma della politica e non della calamità naturale e tante infrastrutture da costruire in questa terra. Il nostro obiettivo è quello di dare una mano a quante più persone possibile”.
Di Maio: ‘In Sicilia lo stato di emergenza’. E Catania chiede aiuto per lo ‘tsunami’
Alluvione, il vice premier a Piazza Armerina e Scordia: "In arrivo novità sul Muos". Confagricoltura etnea: "Aziende colpite da piogge paragonabili a onde anomale"
Il ministro a Paternò: 'Questo governo non arretra su nulla'