ROMA – “Domenica si gioca. Dire che è finita è una parola grossa. Speriamo di sì, perché prosegue il trittico lunghissimo dei tribunali. Il 6 novembre il Tar per l’Entella, il 15 il Consiglio di Stato per le altre società. Però è giusto che a novembre si giochi”. Così il direttore generale e candidato unico alla presidenza della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ai microfoni di Radio Sportiva.
La B resta a 19 squadre, almeno per adesso, e le ricorrenti e aspiranti al torneo cadetto scendono in campo in Serie C. Così ha deciso l’Entella del presidente Gozzi. “Un presidente, un grande industriale e una persona perbene – ha dichiarato Ghirelli – ci ha mandato una lettera in cui si allinea alla soluzione di giocare. Gli va dato merito e allo stesso tempo gli va chiesto scusa per il disastro che si è creato”.
Diverso il caso della Viterbese che comunque scenderà in campo. “E’ andata in un tribunale e ha perso nei nostri confronti – dice Ghirelli a Sportiva -. Il tribunale ha ritenuto che noi avessimo ragione, nell’applicazione dei criteri della formazione dei gironi. Unico criterio era quello della latitudine, quindi la Viterbese era in serie C. Poi è intervenuto un decreto del sottosegretario Giorgetti che ha rimesso in moto la possibilità che alcune squadre potessero cambiare il girone”.
“Avendo vinto noi in pieno il ricorso fatto dalla Viterbese, era giusto che noi dovessimo fermare la Viterbese perché nel caso in cui ci fosse stato uno spostamento di quei club in altri gironi, la Viterbese avremmo dovuto spostarla. Oggi giocano tutti, a ranghi di 59 squadre. Anche la Viterbese”, ha spiegato Ghirelli che parla anche del regolamento del torneo con le promozioni non ancora note. “Sicuramente c’è confusione. Si potrà definire il tutto quando saranno definiti questi ultimi passaggi. Ma questo non deve succedere più”.
“Ieri si è deciso che sul prossimo campionato si deve sapere tutto entro dicembre. E’ successa una cosa disastrosa in questo campionato – dice Ghirelli -. Se avessero seguito le nostre decisioni del 10 agosto, tutto si sarebbe svolto regolarmente. Come se al Giro d’Italia si annullasse la gara perché uno strappa la maglia rosa all’ultima tappa. Questo non è positivo, allontana la passione. Il vero disastro riguarda squadre, club, dirigenti ma soprattutto bambini e ragazzi a cui dobbiamo chiedere venti volte scusa per provare a farli innamorare del calcio. In questo modo li abbiamo allontanati”.
Oggi sono arrivate le penalizzazioni della Covisoc per 11 società. “Abbiamo preso l’impegno di definire le regole. Se uno presenta le fideiussioni il 30 giugno, quella è l’ultima scadenza. Non ci possono essere ulteriori scadenze. Se uno la presenta ed è buona va bene, sennò è fuori dal campionato”.
Cristiana Capotondi è candidata alla vicepresidenza della Lega Pro. “Prendo atto che ci sono delle critiche, ma ho avuto solo degli apprezzamenti su questa scelta. Abbiamo presentato due vicepresidenti. Uno è Iacopo Tognon, grande conoscitore del calcio ed esperto del diritto sportivo. Lo metteremo a disposizione per la riforma della giustizia sportiva. L’altra è Cristiana, stupirà tutti: ne vedremo delle belle, darà lezioni a tutti quanti. E’ anche un’ottima calciatrice. Nessuna operazione di marketing o immagine, mettiamola alla prova e riparliamone tra un anno. E’ la prima volta che si parla di squadra. Noi cerchiamo di aprire la strada a una nuova generazione di dirigenti”.