MILANO – Meglio restare cauti. Il Consiglio federale di ieri ha mantenuto la Serie B a 19 squadre ma Mauro Balata ha imparato che prima di poter mettere la parola fine a questa lunga telenovela è preferibile usare “ancora il condizionale. Dopo quello che abbiamo visto e passato, aspettiamo ancora questi 15 giorni, poi si vedrà – le sue parole a Radio Sportiva – Certo c’è stata una discussione estremamente approfondita ma anche molto pacata. E’ stato il presidente stesso che ci ha chiesto di fare una riflessione comune con assunzione di responsabilità da parte di tutti”.
La questione Entella non è ancora risolta: “C’è un’udienza il 6 novembre al Tar del Lazio, c’è anche un problema di un’eventuale riscrittura della classifica che vedrebbe l’Entella a pari punti col Novara, ci sono delle istanze anche da parte del Novara. Io a questo punto non dico più nulla. La B può tornare a 20 squadre? Ci possiamo aspettare di tutto, io ieri ho cercato di ripercorrere tutti i passaggi di questa situazione di schizofrenia giudiziaria, durante il consiglio federale. Noi abbiamo iniziato un campionato con 19 società regolarmente iscritte per titoli guadagnati sul campo e per licenze riconosciute e rilasciate dalla Federcalcio, con delibere pubbliche”.
“Non so quale sia il nostro peccato originale – prosegue Balata – Io credo che tutti i giudici che si sono espressi in questa vicenda hanno affermato un principio: che il bene che va tutelato in modo prioritario è quello della competizione sportiva, della tutela dei milioni di tifosi della B ed anche delle società che hanno titolo a parteciparvi. Il resto sono concetti che non comprendo”.
Per il presidente della Lega di B “il problema è capire quando ci si deve fermare. Esiste il tema dell’autonomia della giustizia sportiva del calcio, un tema delicato di cui ha parlato in tempi recenti anche il presidente della Fifa Infantino. La giustizia sportiva aveva preso decisioni rapide. Il problema è che queste decisioni non sono state accettate e la situazione è diventata schizofrenica. Iniziative giudiziarie che non abbiamo voluto noi”.
Lo Monaco, ad del Catania, ha parlato di “golpe” rispetto al campionato a 19 squadre. “Mamma mia. Se un nuovo consigliere federale si esprime con questa continenza lascio a voi giudicare, non lo sapevo – dice Balata – Francamente mi cascano le braccia… Le 19 squadre non è una scelta imposta da noi. Queste erano le squadre che avevano diritto a fare il campionato”.
Il presidente della Lega di B, sulla possibilità di vedere il Var anche fra i cadetti, ritiene che non sia “un’utopia. Ci sono due tipi di problemi. Uno legato alla classe arbitrale: ci deve essere una squadra formata per la B. C’è anche un problema di costi da affrontare, noi abbiamo meno risorse rispetto alla A. Su questo c’è bisogno di un’azione comune tra noi e la Federazione affinché il Governo metta mano alla famosa legge Melandri, con una percentuale di mutualità che va rivista, noi siamo al 6%. A quel punto anche noi potremmo investire sulla tecnologia. Io sono assolutamente favorevole al Var, uno strumento che porta giustizia e serenità”.