PALERMO – Il Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia ha dato ragione a Legambiente, Lipu e Wwf Italia nel procedimento contro il calendario venatorio 2018/19 della Regione siciliana, confermando la precedente decisione del Tar di Palermo del 14 settembre che aveva accolto il ricorso originario delle tre associazioni ambientaliste.
Il Cga ha rilevato come “le questioni in contestazione, correlate ad accertamenti e valutazioni specialistiche, richiedono un approfondimento sul piano istruttorio, al fine di delibare il grado di attendibilità delle scelte compiute dalla Regione in difformità rispetto al parere dell’Ispra”; pertanto, “occorre disporre una consulenza tecnica d’ufficio”.
Il Cga ha quindi nominato un esperto che dovrà elaborare un’approfondita analisi dei motivi e dati che la Regione ha indicato nel proprio calendario per giustificare l’aumento dei periodi di caccia di talune specie e la scelta di consentire la caccia al coniglio selvatico, nonostante lo stato di depauperamento della popolazione di questa specie. Su questi punti l’Ispra aveva bocciato il Calendario venatorio e il Tar ne aveva ordinato la sospensione.
Sospensione della caccia in Sicilia, il Cga dà ragione agli ambientalisti
Confermata la decisione del Tar di Palermo