ROMA – Catania, Siracusa e Palermo: tutte in coda alla classifica della qualità della vita nelle province italiane, realizzata Italia Oggi con l’università La Sapienza di Roma, alla ventesima edizione. Le città siciliane si confermano dunque sempre le peggiori, anche se l’ultima in assoluto è Vibo Valentia.
Bolzano la provincia in cui si vive meglio, seguita da Trento e Belluno. Balzo indietro della capitale: Roma retrocede di 22 posizioni. Male anche Venezia. Stabili Napoli (in terzultima posizione) e Palermo (al 106° posto). Fanalino di coda Vibo Valentia. Insomma la provincia altoatesina, come era stato nel 2017, si conferma luogo del miglior vivere.
Sono nove le ‘griglie’ dell’analisi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita, con 21 sotto dimensioni e 84 indicatori di base.
Come si vive in Italia? Nell’insieme, un po’ meglio: nel 2018 sono infatti 59 su 110 le province in cui la qualità della vita è risultata buona o accettabile, rispetto alle 56 del 2016 e del 2017: si tratta del migliore dato registrato negli ultimi cinque anni. Stabile la situazione del Nord Ovest e del Mezzogiorno, in netto miglioramento quella del Nord Est e del Centro (Roma a parte).
Maglia nera come detto alla calabrese Vibo Valentia, in coda alla classifica in compagnia di Catania, Napoli, Siracusa e Palermo: cinque province ricche di bellezze architettoniche e naturali che tuttavia non riescono a fare il ‘salto di qualità’.
A Catania si vive male
Ancora in fondo alla classifica sulla qualità della vita insieme con Siracusa e Palermo