PALERMO – Una delle familiari delle 9 vittime dell’alluvione di Casteldaccia si è sentita male ed è svenuta prima dell’inizio dei funerali nella cattedrale a Palermo. La chiesa era gremita e per la calca ci sono stati anche momenti di tensione.
I partecipanti sono stati invitati a mantenere la distanza dalle bare e dai parenti delle persone decedute. Sulla bara bianca della piccola Rachele, morta a un anno di età, sono stati sistemati dei peluche. Sotto è stata messa una foto della bambina con scritto “Nessuno muore sulla Terra finché vive nel cuore di chi resta”.
In cattedrale anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha tentato di consolare i familiari delle vittime. “E’ lecito e forse anche doveroso, che ci si interroghi a tutti i livelli per cercare di dare una spiegazione a quello che appare inspiegabile e, comunque, inaccettabile – ha detto durante l’omelia il vicario generale Giuseppe Oliveri -. Ma speriamo vivamente che lo si faccia non per alimentare inutili polemiche o favorire il ben noto e insopportabile rimpallo di responsabilità, quanto per rendere giustizia, nella verità, a chi non c’è più e porre i necessari provvedimenti affinché si eviti il ripetersi di tali eventi”.
Davanti alla chiesa Madonna di Lourdes anche la banda musicale. Alcune strade nei pressi della chiesa son state chiuse al traffico, sul posto diverse pattuglie della polizia municipale.
A Palermo i funerali dei nove morti: una parente sviene in cattedrale
La tragedia di Casteldaccia. Calca e momenti di tensione in chiesa. Il prete: "No all'insopportabile rimpallo di responsabilità". FOTO - VIDEO