CATANIA – Sono passati settantacinque anni dalla liberazione della Sicilia. Evento che provocò migliaia di vittime tra militari e civili. Una storia di sofferenze ancora viva nei ricordi degli anziani, raccontata ai figli cresciuti nel boom economico, sconosciuta alle nuove generazioni di webnauti.
Il progetto voluto dal sindaco metropolitano, Salvo Pogliese, teso a valorizzare il Museo dello Sbarco in Sicilia 1943, ha trovato piena adesione nel regista- attore Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, che ha colloquiato con gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori presenti all’Auditorium delle Ciminiere, nell’incontro, condotto da Ezio Costanzo, avente il tema “Narrare la Storia con il Cinema”. Oltre mille studenti, accompagnati dai docenti, hanno prima assistito alla proiezione del film “In guerra per amore”, dello stesso Pif. “La pellicola è frutto di una mia interpretazione – ha detto Pif – nata dopo aver approfondito lo studio di documenti dell’epoca, ma non è un documentario”.
La trama si sviluppa sui tre assi portanti: amore, guerra, mafia. Un mix apparentemente disomogeneo che il regista ha sapientemente miscelato, senza renderlo melenso, giocando sugli equivoci e smitizzando il ruolo del mafioso locale, ponendo anche l’accento sulla strategia americana che ha arruolato diversi figli di emigrati siciliani. “A Catania avete un Museo particolare, contenitore originale di quei fatti storici – ha sottolineato Pif –. Io l’ho apprezzato e visitato diverse volte ma non nascondo il mio primo approccio affrontato con scetticismo”. Il sindaco metropolitano, Salvo Pogliese, ha ringraziato gli studenti per la massiccia partecipazione e quanti si sono prodigati per la riuscita dell’evento.
“La proiezione del film rientra in un progetto che abbiamo pianificato dal momento del mio insediamento per celebrare i 75 anni dall’ Operazione Husky – ha chiarito Pogliese -. Stiamo procedendo a una promozione capillare, di risonanza internazionale, per far conoscere i contenuti tematici di cui è ricco il Museo storico dello Sbarco in Sicilia 1943, ma meno conosciuto nel mondo rispetto a quello di Caen, in Normandia. Forse perché la cinematografia americana ha preferito sempre narrare le imprese del D Day. Prossimo appuntamento al Museo, tra poco più di una settimana, con l’esposizione di modellismo storico”.
Il progetto, ideato dal coordinatore scientifico del Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943, Ezio Costanzo, storico dell’età contemporanea, mira all’interazione tra la funzione educativa della scuola e la funzione del museo come contenitore di memoria. “Il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943, – afferma Ezio Costanzo, coordinatore scientifico del museo e consulente storico di Pif per il film “In guerra per amore” -, rappresenta una realtà di grande valore culturale e si inserisce tra i maggiori musei di storia contemporanea nel mondo. Per questa ragione è un punto di riferimento basilare non solo per gli appassionati di storia militare ma anche, e soprattutto, per giovani e studenti che vogliono approfondire la conoscenza di questo periodo storico, basilare per gli sviluppi del conflitto bellico tra Alleati e Forze dell’Asse”.
Pif racconta lo sbarco in Sicilia
Alle Ciminiere la proiezione del film “In guerra per amore”, evento voluto dall'amministrazione Pogliese per rilanciare il museo di Catania