“Semiprofessionismo? Già chiesto”

Gravina sul possibile cambio di status in Lega Pro: "Serve l'intervento del governo. Format? Non posso chiedere al consiglio di adottare provvedimenti prima di una decisione definitiva"

FIRENZE – Per la realizzazione della legge sul semiprofessionismo “abbiamo già chiesto al governo. Non possiamo fare diversamente perché è un provvedimento che richiede un progetto e quindi un intervento del legislatore”. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a margine dei lavori dell’assemblea elettiva di Lega Pro, illustra i possibili sviluppi di quanto annunciato al momento della sua elezione.
“Non chiediamo l’intervento del governo solo su quest’area – ha aggiunto Gravina – Ho parlato di filiera che parte dalle società e che coinvolge leghe, federazione, Coni e governo. Abbiamo citato il riconoscimento della migliore riorganizzazione dell’apprendistato, che non riusciamo ancora a comprendere perché non debba essere applicato a società di capitali come il calcio. Chiediamo l’applicazione di una normazione del principio sancito dal Parlamento europeo sulla tutela del diritto d’autore collegato alle scommesse”.
E a chi gli chiesto se ci sia spazio per una modifica dei campionati alla luce della sentenza attesa da parte del Tar sul caso Entella e dal Consiglio di Stato del prossimo 15 novembre, Gravina ha risposto: “Aspettiamo la decisione sul caso Entella. Il caso format sarà affrontato dal Consiglio di Stato e così si esaurirà in via cautelare la parte di giustizia ordinaria e sportiva, poi ci sarà da aspettare il merito. Con situazioni di questo tipo ancora in gioco e decisioni fissate per marzo 2019 non posso chiedere al consiglio federale di adottare provvedimenti prima che ci sia una decisione definitiva”.
Gabriele Gravina ha poi anche commentato l’elezione di Ghirelli alla presidenza della Lega Pro. “Con Ghirelli abbiamo lavorato in questi due anni e mezzo qui in Lega a stretto contatto, con un percorso condiviso. L’idea della continuità mi sembra la scelta migliore che la Lega Pro potesse in questo momento fare”.
“A lui – conclude il numero uno della Federcalcio – vanno i miei complimenti, le congratulazioni, un grandissimo ‘in bocca al lupo’, consapevoli delle grandi responsabilità reciproche perché Ghirelli eredita una situazione in Lega Pro difficile per le condizioni generali del nostro calcio ed io eredito una situazione di impegni particolarmente gravosi. Con l’aiuto di tutti ed il contributo di Ghirelli e delle altre componenti possiamo intraprendere un percorso nuovo”.

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