CATANIA – Oltre trecentomila euro erogati dalla Regione siciliana per contrastare il degrado e l’incuria che da anni stanno danneggiando alcuni edifici sacri in provincia di Catania. La soprintendenza per Beni culturali e ambientali etnea ha indetto cinque gare di somma urgenza in quattro Comuni.
“Abbiamo deciso di intervenire – sottolinea il governatore Nello Musumeci – per mettere quanto meno in sicurezza gli immobili ed evitare ulteriori danni anche ad alcune opere d’arte contenute all’interno. Da troppo tempo, alcune strutture sono in stato di abbandono e non si è fatto nulla”.
I lavori riguarderanno il prospetto della chiesa di San Nicolò La Rena a Catania dove è stata constatata la presenza di erbe infestanti che hanno provocato crepe considerevoli nella muratura, causando infiltrazioni e rigonfiamenti. All’interno dell’edificio, inoltre, in particolare nella navata di sinistra, in prossimità dell’altare di San Benedetto, è avvenuto il crollo di diversi elementi marmorei e altri staccatisi dalla muratura sono in imminente pericolo di caduta.
Un secondo intervento è quello previsto per il consolidamento della guglia del campanile nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandria a Pedara.
Due gli edifici sacri di Acireale che saranno oggetto di lavori. Nella chiesa di Gesù e Maria sono stati evidenziati gravi danni causati da infiltrazione di acqua piovana dal tetto, dove le gronde risultano intasate da depositi di sabbia lavica, accumulata dalle varie eruzioni dell’Etna e dalla vegetazione spontanea.
E’ invece chiusa al culto, già da anni, a causa del degrado, delle lesioni e dei crolli la chiesa di San Michele Arcangelo. La mancata manutenzione ha causato vari crolli e distacchi di intonaci all’interno e all’esterno dell’edificio, con la necessità di interventi anche dei vigili del fuoco.
Ultimo intervento a Riposto nella chiesa San Martino, dove sono presenti infiltrazioni di umidità diffusa sui muri e sul tetto.
“Salveremo queste 5 chiese catanesi”
Dalla Regione 300.000 euro per interventi urgenti: LE FOTO