CATANIA – Prosegue l’intenso sciame sismico sull’Etna, in Sicilia. Dalla mezzanotte sono stati registrati 5 terremoti. Tra le decine di scosse di terremoto, ieri sera alle 20:26 l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ne ha registrata una di magnitudo 4 con ipocentro a soli 2 km di profondità ed epicentro 7 km a nordest di Ragalna, in provincia di Catania.
Alle 17:50 se ne era registrata un’altra di magnitudo 4.3, con epicentro 6 km a ovest di Zafferana Etnea (Catania). Diverse anche le scosse di magnitudo 3.
TRENI E AEREI. E’ stato completamente riaperto l’aeroporto catanese di Fontanarossa che da ieri subisce chiusure alternate dello spazio aereo per l’attività eruttiva dell’Etna. Fino alle 11.30 sono stati consentiti 4 movimenti aerei l’ora, solo arrivi e nessuna partenza. Poi lo scalo è tornato totalmente operativo.
Sospesa alle 17.50 e poi riaperta alle 21 ieri a causa delle scosse sismiche di oggi la circolazione ferroviaria sulla linea Messina Catania Siracusa, in particolare nel tratto Taormina – Catania Aquicella. I tecnici di rete ferroviaria italiana hanno riaperto la circolazione dopo una verifica di eventuali danni, applicando così il protocollo in caso di terremoto. Durante la sospensione Trenitalia ha attivato una serie di bus sostitutivi al servizio.
STROMBOLI, SALE L’ALLERTA. Dalle valutazioni emerse durante la riunione odierna con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di livello di allerta da “verde”, che corrisponde all’attività ordinaria, al livello “giallo” per il vulcano Stromboli, e la conseguente attivazione della fase operativa di “attenzione” secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di emergenza per l’isola di Stromboli. Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo) e il Dipartimento Scienza della Terra dell’Università di Firenze.
L’innalzamento del livello determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e l’attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.
Il Dipartimento della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali. Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. Occorre quindi tener presente che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività.
AGRICOLTORI PREOCCUPATI. La Coldiretti sta monitorando con attenzione la ripresa di attività dell’Etna e soprattutto l’evoluzione della nube di cenere che si è sprigionata dal vulcano. “A preoccupare le coltivazioni è l’eventuale caduta della cenere lavica nelle campagne dove si accumula su ortaggi e agrumi prossimi alla raccolta e li rende di fatto invendibili con gravi danni per gli agricoltori. Un evento che – sottolinea la Coldiretti – è già avvenuto in altre occasioni nel passato con le polveri che hanno macchiato e bloccato della maturazione dei frutti. Molto dipende ora dall’attività del vulcano ed anche delle condizioni meteo”.
Etna, nella notte ancora terremoti. Fontanarossa totalmente operativo
Disagi nello scalo di Catania a causa della nuova eruzione del vulcano. Scossa di magnitudo 4.0 alle 20.26 nella zona di Ragalna, altre 5 più lievi dopo la mezzanotte. Sale l'allerta per lo Stromboli. FOTO - VIDEO