CATANIA – Non bastavano le buche (provocate dalla continua usura e dalla totale mancanza di manutenzioni costanti), adesso a mettere in pericolo l’incolumità di ciclisti e centauri ci pensano pure i cantieri lasciati a metà. Lavori nei sottoservizi con il nuovo manto stradale posizionato a macchia di leopardo che si alterna a vere e proprie insidie per la gente. Punti segnalati da cartelli verticali per indicare quelle più pericolose, a volte in mezzo alla carreggiata, con la conseguenza che spesso anche gli stessi segnali, sulle vie scarsamente illuminate, costituiscono un problema per il traffico.
Il comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, denuncia da tempo questa situazione. “Chiediamo all’amministrazione comunale chi sia il dirigente o i soggetti preposti a vigilare affinché i cantieri siano ultimati a regola d’arte. L’esempio più evidente di questa grave carenza lo abbiamo lungo un’arteria di vitale importanza per il traffico cittadino come il viale Mario Rapisardi. In particolare è la parte sud, nel tratto compreso tra via Filzi e via Fava, ha sollevare le maggiori proteste tra residenti e pendolari. Segnalazioni che inevitabilmente sollevano forti perplessità su modalità e tempistiche di molti interventi nei sottoservizi di Catania. Opere, come quelle del viale Rapisardi appunto, che vengono portate avanti in arterie densamente trafficate”.
“Tra meno di una settimana, con le festività natalizie e le scuole chiuse, senza gli opportuni provvedimenti sarà il caos con decine di migliaia di pendolari che, dai paesi dell’hinterland etneo, si riverseranno nelle strade catanesi disseminate di cartelli e punti pericolosi al centro ed ai bordi delle carreggiate – spiega Parisi – Per queste ragioni il comitato Romolo Murri chiede al Sindaco Pogliese e agli assessori al ramo di attivarsi immediatamente per risolvere la questione in modo rapido e definitivo visto che, tra corsie ristrette e parcheggi inutilizzabili, fino ad ora non si riesce a venire più a capo del problema”.