CATANIA – Per Catania il nuovo anno si aprirà con uno sciopero generale dei lavoratori indetto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con una “protesta ampia e non simbolica”. Lo annunciano i sindacati, a conclusione di un attivo unitario, sottolineando che “l’obiettivo è duplice: chiedere se e come il governo nazionale interverrà a sostegno della città con i fondi richiesti dalla giunta Pogliese e dalle forze sindacali e sociali, conoscendo gli esatti importi e i tempi di erogazione”.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl vogliono “capire come l’amministrazione comunale vorrà concretamente affrontare il Piano di risanamento e recuperare l’evasione fiscale”. “Il dissesto non durerà poco – osservano – ma tutto il tempo necessario per ottenere nuove liquidità e studiare misure di recupero che coinvolgeranno un terzo dell’economia cittadina, in primis quella sociale, ma anche delle imprese, dell’impiego pubblico, delle partecipate, e del mondo culturale”.
Per i sindacati è “urgente prevedere una razionalizzazione complessiva della spesa evitando danni lineari e macelleria sociale”. “Lo sciopero generale non è considerato un obiettivo finale – dichiarano i quattro segretari, Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci – ma di partenza per una seconda fase più dura e consapevole di una lotta sindacale e sociale. Ci sono molte domande che attendono risposta: al netto dei contributi cosa accadrà da gennaio in poi? Quanto i catanesi sono veramente consapevoli delle conseguenze che si consumeranno sulla propria pelle? Il rischio rimozione potrà solo peggiorare l’impatto finale. Ecco perché rimanere uniti, insieme ai lavoratori e ai cittadini tutti, è l’unica possibilità per fare il bene di Catania”.
Catania, nel 2019 sciopero generale
VIDEO: "Pronti a buttare giù le porte"
Dissesto. L'annuncio dei sindacati: "La crisi non durerà poco, bisogna evitare la macelleria sociale"